Buon anno a tutti.
Museini italiani, la disgraziata dietro al bancone che dà anche informazioni turistiche. Il posto è bellino, è tenuto bene, e ti paresse poco, ma è minuscolo, e soprattutto i turisti non si rendono conto di niente. Non si rendono conto che le amministrazioni non possono pagare un custode per il Deserto dei Tartari. Perché oggi è il due gennajo e a te, caro turista incazzato, sembra che tre persone al giro in questo giorno giulivo siano la norma. No, mio bel turista. Qui non c'è mai un cane, nemmanco randagio. Ma soprattutto ti incazzi perché oggi sei venuto tu, tu in persona, vossia illustrissima.
Ma non appena uno si gira, in mezzo al deserto c'è sempre un fantasma che si porta via il candelabro, il bambinello di legno, addirittura - questa fa ridere - l'altare della chiesa principale. E menomale che le case hanno gli occhi. Per questo si deve tener chiuso. Come spiegartelo senza che tu ti incazzi? Io non credo sia di vitale importanza per te vedere quel cacchio di affresco o camminare col rimbombo in quei locali chiusi. Importante è che al tuo passaggio le porte si spalanchino, che gli inservienti si inchinino, perché tu sei in vacanza e ti pare che ogni posto in cui metti piede in queste sacre ore di svago sia all-included. Che poi da una parte c'hai ragione, l'Italia bla bla si camperebbe di turismo e poi la Toscana e qui e là che bellezza, ma dai sogni alla realtà c'è una bella differenza.
Quindi cosa vuoi? Vuoi lamentarti. Dell'Italia, dei preti, del tempo, della sfortuna, di me che ti sto sulle palle, perché tu sei retto, tu sei giusto, tu sei interessato, sei un grande cultore del Medioevo, bravo. Tzè. Ma non vedi tua moglie che pelliccia s'è messa stamani. Il tuo momento di sfogo e di gloria ci mostra quanto tu sia attento alle problematiche attuali, quanto tu sia disposto a dire la tua e su come tutto vada fatto diversamente. Ma prendi da parte un tuo amico e sfogati su tutto quello che realmente ti preoccupa! Lo dico per te.
In altre parole: finalmente sono riarrivate le tanto attese lamentele dei visitatori. E mi pareva strano. Nei giorni scorsi in realtà non ce ne sono state perché non s'è visto nessuno. Conosco bene questi momenti. Come al solito, la situazione si presenta più o meno così: io che faccio da capro espiatorio e l'altro che si lamenta con la foga di chi sente il potere della rabbia in corpo. Quel fuocherello fatuo in cui uno finalmente si fa sentire. Ah, se mi sentiranno!
Perché intendiamoci, uno non ha mica seriamente voglia di cambiare le cose, ma solo di farsi valere alla prima occasione. Con chi e perché poco importa, intanto ho trovato un altro motivo per essere incazzato. Non certo per colpa mia, è la chiesa che era chiusa, mi sembra un motivo più che valido. Poi ovvio che non tornerà a lamentarsi con chi di dovere, la questione si conclude lì, "Ma guarda te non è possibile! Povera Italia! Dica al parroco che è un cretino! [voci indistinte, la porta si è chiusa]". Poi via si prosegue si va a mangiare come i majali in quel ristorante che ci hanno tanto consigliato.
Buon appetito e buon rientro a casa.