sabato 21 novembre 2009

Profilo astrologico: Bilancia


I nati sotto questo segno d'aria al contrario di come si possa credere non sono persone equilibrate, bensì alla continua ricerca di equilibrio. Una volta capito che l'equilibrio non esiste, raccontano frottole a sé stessi per far tornare i conti.
Legati all'estetica e a tutto ciò che è bello e stiloso, espongono i nuovi acquisti agli amici, ai quali di norma non importa molto.
Vanno fieri della propria cancelleria e lo rendono noto a chi sta loro intorno, ai quali di norma non importa molto.

giovedì 12 novembre 2009

Un post ancora più serio

In seguito ad una promessa mi vedo oggi implicata nella stesura di un post serio.
Controllando sul dizionario, come da tradizione quando ci si accosta a principiare un elaborato, ho riscontrato che accanto al lemma serio vi era trascritto
che non rivela né allegria né tristezza
.
Seguendo tale accezione e non essendo mia intenzione offrire all'etere un componimento piatto, neutro, ho deciso di preferire la trattazione della serietà stessa e dei suoi contrari: in fondo, e nessuno mi potrà smentire, non c'è nulla di più serio della serietà.
La mia scelta è scaturita dall'essermi posta la domanda di cosa in realtà sia un argomento serio.
Cos'è la serietà? È possibile analizzarne empiricamente gli effetti. Il serio ci fa ricomporre e schiarire la voce, fa rilassare i tratti del viso fino a un momento prima contratti in una risata. Potrebbe quindi assumere il ruolo di guastafeste nella nostra vita quotidiana. D'altra parte, se la serietà non esistesse, non sarebbe neanche immaginabile parodizzarla o sbeffeggiarla, che poi è ciò che meglio mi riesce.
Sdrammatizzare: decontrazione, decompressione di una gravità di fondo che è pesante e presente poiché continuamente ironizzata.
Cos'è la serietà, cos'è un argomento serio? La cronaca, l'osservanza del minuto di silenzio? Gli scandali politici di questo mondo corrotto e manipolato? Cosa ci fa raddrizzare maggiormente la schiena o chiudere il becco per rispetto?
Tre sono universalmente gli argomenti seri, che ciascuno però può ignorare a piacimento, ma che forniscono comunque le migliori parodie perché ne temiamo la perdita:
  1. La vita e la qualità della stessa;
  2. Il potere;
  3. Il denaro e il possesso in generale.
Certo la serietà non si chiude in uno schema manicheo: ognuno con la propria sensibilità decide la natura e le ragioni delle proprie serietà e può farsi quindi se vuole portavoce di sé, degli altri o di sé come membro di una comunità, fosse questa montana, boschiva, nazionale o sindacale.

Vedo immagini di buffoni di corte piangere sul giaciglio prima di addormentarsi; il grave compito di chi si occupa di satira e la loro ghettizzazione; parallelamente gettando uno sguardo sul potere centrale si scorge chi deve essere serio che se la canta e se la suona
E la tristezza di girare intorno alle cazzate in compagnia di stucchevoli, senza mai sfiorare lontanamente né latentemente un fulcro di serietà
La compostezza della gente che si prende troppo sul serio e che di solito ha successo fra i seri
E soprattutto la pretesa di alcuni di voler ridere di te, con te, a comando perché sei rinomatamente sagace
Vi accontenterò
D'altronde la mia serietà ve la dovete meritare.

mercoledì 11 novembre 2009

Un post serissimo



L'Amore innanzitutto
Tutto potrebbe sistemarsi benissimo
PARIGI È UN PAESONE
Sorvegliate
Il fuoco che cova
LA PREGHIERA
Del bel tempo
Sappiate che
I raggi ultravioletti
hanno portato a termine il loro compito
Breve e buono

IL PRIMO JOURNAL BLANC
DU HASARD
Il rosso sarà

Il cantante errante
DOV'È?
nella memoria
a casa sua

Faccio
mentre danzo
Quel che è stato fatto, quel che si farà

Caspita, voglio anch'io continuare a giocare con le parole come fossero degli amici immaginari
Ma spesso diventano solo delle piroette dove si torna al punto di partenza

© André Breton sì ancora lui embè, POEME, c. 1924.

martedì 10 novembre 2009

Poesia del mattino scritta la sera / Poesia della sera scritta al mattino

Ô Sole, sorgi!
Tu che pai tanto lontano
Portaci calore e caffettiere!
Apriamo la tapparella al Mattino
Non neghiamo il citofono al postino
Guardiamoci allo specchio:
Diamoci un ritocchino!
[Ora che ci penso ho finito i biscotti.]



Mattino sei giunto con i tuoi nuvoloni
Com'è banale questa luce!
La fierezza delle lampadine già è caduta
Ô Sole, tramonta!
Rincaseremo ancora
E ci riapproprieremo della nostra identità:
La tuta.

giovedì 5 novembre 2009

As pessoas

Magari parlo da profana e non mi posso permettere un discorso di questo genere, ma tant'è.
Perché beh insomma, sono a pagina 138 e finora s'è parlato e straparlato di Pessoa e della sua eteronimia sino allo sfinimento.
Ma dico io: se avete trovato praticamente tutta la sua opera in un baule in casa sua e lui non l'aveva tirata fuori, cosa vi autorizza ad analizzarla, a pubblicarla, a speculare su sto cristo che era sì di fuori, ma conserva pur sempre una certa dignità?
Maledetti sciacalli dell'editoria! Mi fate schifo! Fernando aveva il sacrosanto diritto di scrivere ed essere ciò che più riteneva opportuno! Non ha mai importunato nessuno e voi, ora che è morto, state lì a mettere insieme i pezzi!
Invidiosi! Voi non c'avevate pensato! Lui era pazzo, lui era normale, lui era un genio! E voi no! Voi state completando l'album dei calciatori Panini!
E che diamine, lo dovevo dire a qualcuno!
Poi che fate, quando me ne vado consegnate mettiamo i miei diarii segreti alla Feltrinelli (d'accordo qui viaggio davvero per ipotesi)? O magari prima dovete fargli un check-up critico? Chissà e se viene fuori qualcosa di interessante?!
Suvvia, i surrealisti perlomeno volontariamente spiattellavano le loro menate, Pessoa no! Lui voleva esser lasciato in pace e crogiolarsi nelle proprie paranoie e solitudini abitate!
E quel che più mi infastidisce è che mi sono fatta questa idea solo dopo tale scempio! Non vorrei mai aver sentito parlare di Fernando Pessoa!
Cos'è successo, chi ha fatto un raid nel suo appartamento in cerca di materiale golosamente analizzabile? Quale parente ha avuto l'indecenza di consegnare tutto a un editore? Sperava forse di guadagnare col copyright?
Malvagi, infimi rigattieri! Vi schivo!
Qua è di voyerismo che si parla, si tratta di mettere il naso nelle tracce lasciate da un uomo lungo il suo indiscutibile cammino sulla Terra: come vi permettete a indagare sui suoi segreti?! E non è questione che lui è morto e non ha diritto di replica, no no: la questione è che se lui aveva messo tutto alla rinfusa in quel baule non era e non è e mai sarà tenuto a dare alcuna spiegazione! Né mai l'ha voluta da altri! Ci siamo capiti?
Odio la critica! Saccenti spocchiosi che pensano di entrare nel capo degli altri solo perché altri saccenti e spocchiosi gli hanno fornito strumenti e via libera!

Pessoa vi guarda (vi guardano) e vi dice
Fatevi i cazzi vostri!