venerdì 24 dicembre 2010

La pluie de Noël

Pioveva e non sapevamo se all'uscita fosse consono ridere per qualcosa.
Oggi quei bambini vivranno il peggior Natale di sempre, e ogni anno sarà un triste anniversario. Ho avuto la sensazione che la fantasia però non li facesse ancora rassegnare. Erano composti e sfuggivano gli sguardi, con un dolore che si intravedeva come capocchie sul portaspilli.
Mi è dispiaciuto dar loro un bacio sulla guancia dopo aver fumato una sigaretta. Ma poi ho pensato che anche se la loro statura è metà della mia hanno vissuto più di me e non si sarebbero scandalizzati.

lunedì 20 dicembre 2010

Edizione straordinaria

La pensione dà alla testa: chissà se potrò mai accedere a tale euforia.
Questa mattina, per la prima volta nella mia vita, ho sentito mio padre cantare. 
E cantava Il caffè della Beppina non si beve alla mattina.

domenica 19 dicembre 2010

And since we've so many places to go / Let it snow, let it snow, let it snow

Un po' di domande retoriche 

Condizioni atmosferiche, perché non vi siete adeguate alla società moderna? Società moderna, perché non ti sei adeguata alle condizioni atmosferiche?

Bisogna fare una scelta

- O si ammette che non ci possiamo permettere lo standard della comunità globale, che per venti centimetri di neve a Firenze Santa Maria Novella c'è stato il finimondo, il bunker alla Fortezza da Basso, le linee telefoniche interrotte, sfollati, treni cancellati, binari deserti, scambi gelati, binari ghiacciati, piani buttati all'aria, gente senza ombrello, gente senza guanti, gente senza appoggio, gente disperata, gente con una segreta speranza associata a tachicardia, gente sola e gente insieme ma in mezzo a una via!
Nelle superstrade toscane code di persone in attesa per più di 13 ore per poter fare 20 chilometri; la polizia e i carabinieri non rispondevano neanche più alle telefonate e a dispetto di quanto detto nella sincerissima televisione non una coperta né un tè caldo per chi ci s'è trovato in mezzo
- O si adegua il tutto per le emergenze, se quella di venerdì scorso si può chiamar tale (per gli effetti sì, ma non per il fatto in sé), rendendo dignitose queste nozze coi fichi secchi.

La soluzione

Beh, a mali estremi, estremi rimedi, ho già controllato e il prossimo venerdì 17 cade a giugno 2011. Quindi se statalmente non è cambiato niente, state a casa quel giorno, ricordatevelo bene perpiacere.

Ché io volevo fare una gita in treno direzione nordest Grande Sertão italiano programmata per tempo,  finita con un reclamo alle Ferrovie dello Stato e un grande senso di presa di culo.

mercoledì 8 dicembre 2010

Surprises, please

Dalla collana "Cose che molto probabilmente non ti interessano"

Lasciamo stare questa nottata tempestata di pensieri inquietanti frutto di preoccupazioni che non vi e non mi riguardano e che mi hanno svegliata di soprassalto prestissimo. Con strascichi niente male, soprattutto oggi in cui mi vedo obbligata  a mantenere un atteggiamento di sospensione. "Mi vedo" da considerarsi letteralmente: oggi mi vedo vivere. Sono sola, ma se ci fosse qualcuno mi scrollerebbe la spalla dicendomi Forse è meglio se ce ne andiamo via di qui.
Thom Yorke
Parliamo dell'altra sera invece, quando inspiegabilmente mi sono addormentata pensando al cantante dei Radiohead, pur non avendolo conosciuto personalmente né potuto apprezzare appieno grazie a terzi né soprattutto essendo in definitiva particolare estimatrice della loro musica (senza in realtà schifarla). Resta il fatto che stavo pensando a Thom Yorke, e non ne conosco il motivo. Sarà stata la prima volta che lo facevo. E me ne ricordo perché poi, al risveglio, mi è ritornato subito in mente e mi sono resa conto che era lo stesso pensiero di prima di addormentarmi. Mah che vorrà dire. Con quell'occhietto, poi.
Adesso con questa rivelazione non stupirò nessuno e sarà di certo irrilevante rispetto a quelle degli ultimi tempi, però ho acceso l'enciclopèdia e ho cercato 'sto tizio (di cui non ricordavo neanche il nome) per sapere che volesse da me e ho scoperto che siamo nati lo stesso giorno. Non dello stesso anno, però: altrimenti era meglio se mi davo all'ippica.

domenica 5 dicembre 2010

Galateo

Ormai la gente è talmente abituata a ciarlare solo in cucina davanti a Canale 5 che non capisce che se al cinema ogni poco ti giri a guardare nella loro direzione mantenendo uno sguardo di sfida non è per un tic nervoso.
Sono convinta che fra le due signore sedute dietro stasera ce ne fosse una che seguiva il film e l'altra no, e l'amica doveva descrivere passo passo quello che succedeva. Sennò non si spiega.
Ormai poi con il 3d c'è caso che lo spettatore si sia messo in testa che i personaggi parlino con lui, e si sente autorizzato a rispondere ad ogni battuta. O sei un illuso, o sei un imbecille.
Fatto sta che alla signora avrei dato una manata e le avrei chiesto indietro i soldi del biglietto.


Comunque P., al cinema con te, il tu' citto e gli amici del tu' citto non ci torno più che si porta jella.