lunedì 28 settembre 2009

Œpsilon

Anch'io ai miei tempi sono stata una Pupilla. In seconda liceo andavo a ripetizioni di matematica dal cugino di mia madre, che la insegnava in un altro istituto.
Vogliamo parlare della tariffa? A suo tempo si prendeva 30.000£ all'ora, che scusate ma non sono per niente i 15€ di adesso, e grazie mille per lo sconto parentela.

martedì 22 settembre 2009

Piccola vigna


Ecco, mi frullava in testa da un po' di tempo questa vignetta, finalmente l'ho realizzata. Certo, non sarò Manu Larcenet, ma se è per questo manco voi.

giovedì 17 settembre 2009

Rumba de perros

Sentendo di Mambo*, il povero canide bruciato vivo da due cons annoiati - la cui storia ha mobilitato non poco l'annoiata Brigitte Bardot - mio padre si è riscattato su quanto aveva precedentemente dichiarato sui cani. Difatti all'apprendere la notizia se n'è uscito con:

"'sti qui facevano meglio a piglia' la rincorsa e anda' a batte il capo nel muro"

E mi trova in pieno accordo.


*P.s. Scusate se nel link si vede Rita dalla Chiesa, non era voluto.
Arip.s. ho tolto il link con Rita dalla Chiesa, uno perché era sparito l'articolo, due perché si vedeva Rita dalla Chiesa.
Così è deciso, l'udienza è tolta.


Amparanoia - rumba de perros







domenica 13 settembre 2009

Che schifo, un piccione morto!

Piccione
Troppo ti sei affacciato sul torrione
La rete ti ha intrappolato
Ponendo fine al tuo volo stentato.

Piccione, ora giaci a testa china
Ignorando il guano della nidiata vicina
Ed il piumaggio argentato
Del tuo genere alato.

Piccione
Ti han guardato tante persone
Da lontano non si vede
La tua lenta decomposizione.

Piccione
Peristi di sabato sul torrione
Ora la rete ti trattiene, è così
Ti toglieranno solo lunedì.

sabato 12 settembre 2009

Profezie

Io: Caaane!! Din din bellino babbo guarda quel canino che peletti e che feste fa!
Babbo: I cani sono solo esseri cacanti.



N.B.: (Non pensiate che mio padre sia scurrile, è che quando è in confidenza fa così.)

venerdì 11 settembre 2009

Cojone Springs

Seriamente: non andate a vedere s. Darko. Non fate come me che me ne sono infischiata degli avvertimenti. Quel film è insalvabile, improponibile. Alla fine l'amica con cui avevamo preso la decisione di andare al cinema si è scusata per averci fatto spendere 7 euro, manco l'avesse diretto lei. Non andateci neanche e soprattutto se vi è piaciuto Donnie Darko. A parte che è noioso, ma non è altro che un'accozzaglia di stereotipi, dalle citazioni del film che lo precede - conigli dai denti aguzzi e vocioni dall'oltretomba, tunnel acquatici spazio-temporali, date in sovraimpressione (mancano 3 giorni alla fine del mondo, ora 2, ora 11 ore) che fanno molto per il Ciclo Alta Tensione e poi alla fine non succede un cazzo, ecc. -, ai fantasmi, ai bambini morti e/o rapiti, macchina con un guasto nella statale americana (zuzuzuzu musica inquietante) che usano in tutti i film. Uno dei personaggi ha un eritema impressionante ed è un nerd peggio di me mentre la protagonista è la solita figacciona algida così quando appare morta fa più impressione, col cervello piccino e traumatizzato; l'amica stronzetta (così si definirebbe in un doppiaggio da un film americano) che alle serate karaoke canta Voglio una vita che se ne frega, che se ne frega di tutto sì. Poi meteoriti allergeniche, Richard Scamarch che non ha paura di farsi di acidi, preti maniaci sessuali, beh i personaggi riassumendo: una bella sfida di cervelli. Pubblicizzatissimi gli ultimi occhialoni dalla montatura importante per sembrare intelligente, quelli che te li mettevi due anni fa e ti pigliava per il culo anche l'ottico che te li vendeva. Immagini ad effetto che forse pretendevano risultare surreali...
Insomma sono uscita dalla sala con un misto di inquietudine e repulsione, e in pancia qualche caramella gommosa.
Poi tornando a casa mi sono spaventata nel vedere una testa per parrucche sopra un cassonetto della carta: mi sono fermata a osservarla e gli ho scattato una foto, m'è bastato quello più di un film che annunciava il trionfo dell'incubo.

mercoledì 9 settembre 2009

Le dimenticanze

La dimenticanza è quel movimento che va da ciò che mediante il pensiero l'uomo ha raffigurato nella memoria alle insondabili sfere dell'oblio, dove il linguaggio e le facoltà mentali si annullano, fissandosi per sempre in un'altrove indicibile che raccoglie l'informe. Si fa quindi dissipazione, dissolvenza, annientamento; opposto della ricordanza, dove grazie al pensiero si trasforma in presenza un'immagine antica accolta anzitempo in una lontananza non ancora delineata.

Tutto questo per dire che ho dato l'esame ma mi ero scordata il libretto universitario a casa. Sarà stato Leopardi, col suo zampino.



© ray3c

domenica 6 settembre 2009

Buttino della piazza.

Avete presente le feste di quartiere? I saltelli dello stordimento, il fuggi-fuggi brulicante e chiassoso degli avvinazzati, il tripudio dell'ebbrezza, un nugolo de briachi, insomma.
Se non sei ubriaco in certi posti manco ci devi metter piede. Ma non perché sia pericoloso, intendiamoci (al massimo devi stare attento ai vetri per terra), no: solo che in quel momento uno sobrio lì non sa cosa fare. Non ci deve andare, non svolge alcuna funzione, non può trarre nessun giovamento. Solo pestoni coi sandali, spinte, urla forsennate e la tranquillità gigiona di qualcuno che ti si pianta davanti proprio mentre vuoi passare. Ed è proprio in quel momento di fastidio e inutilità che ti viene in mente, in ordine:
  1. Perché sono capitata qui in mezzo?
  2. Beati o voi che vi schernite a vicenda e vi urtate senza provare ribrezzo;
  3. Certo che domattina non c'avete un cazzo da fare;
  4. Ma che ti urli;
  5. Ma che ti spingi;
  6. Perché non sono nel vostro stato? Potrei sopportare meglio questa situazione
Mah, arrivati ad un certo punto non ci riesce più tanto bene partecipare all'esorcizzazione organizzata dello stress, ma ciò che concorre in definitiva è che a cena hai bevuto acqua minerale, e hai terminato con una Schweppes al limone.

martedì 1 settembre 2009

D'estate quante cose si scoprono!

Ah e volevo anche aggiungere dopo la baggianata dell'imbianchino che sono sconvolta; ieri mia madre se n'è uscita dicendo che sono nata alle 13 e 20. È questo il momento di rivelare le cose come stanno? Sono sempre stata convinta che la mia ora di nascita fosse mezzogiorno (non che me ne ricordassi direttamente), e questa nuova verità mi fa capire di aver vissuto fin qui nella menzogna, convinta di essere ascendente sagittario quando è capricorno.

Poi è logico che lo scetticismo prevale.
Tzè.

Ho chiamato l'imbianchino

e gli ho detto di dare una mano di bianco al blog.

ARIA!

Pareva di stare in una catacomba.
E Il glossario di fiducia subirà la stessa sorte.