domenica 6 settembre 2009

Buttino della piazza.

Avete presente le feste di quartiere? I saltelli dello stordimento, il fuggi-fuggi brulicante e chiassoso degli avvinazzati, il tripudio dell'ebbrezza, un nugolo de briachi, insomma.
Se non sei ubriaco in certi posti manco ci devi metter piede. Ma non perché sia pericoloso, intendiamoci (al massimo devi stare attento ai vetri per terra), no: solo che in quel momento uno sobrio lì non sa cosa fare. Non ci deve andare, non svolge alcuna funzione, non può trarre nessun giovamento. Solo pestoni coi sandali, spinte, urla forsennate e la tranquillità gigiona di qualcuno che ti si pianta davanti proprio mentre vuoi passare. Ed è proprio in quel momento di fastidio e inutilità che ti viene in mente, in ordine:
  1. Perché sono capitata qui in mezzo?
  2. Beati o voi che vi schernite a vicenda e vi urtate senza provare ribrezzo;
  3. Certo che domattina non c'avete un cazzo da fare;
  4. Ma che ti urli;
  5. Ma che ti spingi;
  6. Perché non sono nel vostro stato? Potrei sopportare meglio questa situazione
Mah, arrivati ad un certo punto non ci riesce più tanto bene partecipare all'esorcizzazione organizzata dello stress, ma ciò che concorre in definitiva è che a cena hai bevuto acqua minerale, e hai terminato con una Schweppes al limone.

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