tag:blogger.com,1999:blog-76299760797521217572024-02-07T04:28:23.866+01:00Qui est là?Absence is the highest form of presenceNêZhttp://www.blogger.com/profile/17558549731449104257noreply@blogger.comBlogger323125tag:blogger.com,1999:blog-7629976079752121757.post-88399023439131285232014-08-25T22:41:00.002+02:002014-08-25T22:49:24.031+02:00La luna nera<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjaUtIDHCoQRzPq0hqGKLcEx6yKUe0hWx700RheognNNd4M_0EO93ynzccFERo-6hmS5eWkMN2odIgngImoIEJsRws9A_cOUksbjEa5NQTsNshzFZryMvdC-htuwbbDNyAoxzjvQWW8No80/s1600/images.jpeg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjaUtIDHCoQRzPq0hqGKLcEx6yKUe0hWx700RheognNNd4M_0EO93ynzccFERo-6hmS5eWkMN2odIgngImoIEJsRws9A_cOUksbjEa5NQTsNshzFZryMvdC-htuwbbDNyAoxzjvQWW8No80/s1600/images.jpeg" /></a><br />
Vous doux<br />
Vous d'où?<br />
VoudouNêZhttp://www.blogger.com/profile/17558549731449104257noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7629976079752121757.post-44594335495227521792014-08-11T18:32:00.001+02:002014-08-11T18:32:25.352+02:00Men in BraCi è giunta voce che si debba evitare l'abuso di birra poiché contiene un ormone particolare; ne sono la riprova gli uomini del centro-nord Europa, che hanno le pocce. (<i>sic</i>)NêZhttp://www.blogger.com/profile/17558549731449104257noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7629976079752121757.post-23149329036041228492014-05-21T19:59:00.000+02:002014-05-21T19:59:09.139+02:00Tutti i nodi vengono al pettineMa perché non usa il balsamo?NêZhttp://www.blogger.com/profile/17558549731449104257noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7629976079752121757.post-42794602114098420742014-02-12T09:56:00.000+01:002014-02-12T09:56:14.637+01:00Una minchiata su una minchiata<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjWk1lLszl1wCbka-qfGxTOWrpkShLfCoLrMgfYZo6hAgSTO3eSG9astQYDq57sN1lbesjWis-hjCjcJwGdc5pyiX8_NF3VoLhLHo5sIwkrqzFe6jLze0k69RFmoimboO-vnfZ381WDRk8R/s1600/tumblr_n0qjfnXpUd1rhy4epo1_500.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Valentine Internet Explorer" border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjWk1lLszl1wCbka-qfGxTOWrpkShLfCoLrMgfYZo6hAgSTO3eSG9astQYDq57sN1lbesjWis-hjCjcJwGdc5pyiX8_NF3VoLhLHo5sIwkrqzFe6jLze0k69RFmoimboO-vnfZ381WDRk8R/s1600/tumblr_n0qjfnXpUd1rhy4epo1_500.jpg" height="426" title="Valentine Internet Explorer" width="640" /></a></div>
<span id="goog_1126164820"></span><span id="goog_1126164821"></span><br />NêZhttp://www.blogger.com/profile/17558549731449104257noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7629976079752121757.post-35455551630465924242014-01-26T16:30:00.000+01:002014-01-26T16:33:43.207+01:00Fratelli Grimm Hardcore<div style="text-align: left;">
Se pensavate che la vera storia di Cenerentola fosse splatter, beccatevi questa</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<h2 style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-large;">Il ginepro</span></h2>
<h3 style="text-align: center;">
<span style="font-size: small;">(Fiaba in antico dialetto tedesco)</span></h3>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
Un tempo molto lontano - forse più di mille anni fa - viveva in questa terra un ricco signore che aveva una moglie giovane e gentile, ma non aveva figli anche se li desiderava con tutto il cuore.</div>
<div style="text-align: left;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEga3GiIxb6TaenkLr5HT595zWAqkrNWYa4s2B8nFYrV71TFfIaVqMBxI-WWkVe0BZ9zP4jtqJn1C_A1sNfCLnsNwhxV_FxhuD6OJmZ5zHEg4oVu5dHtFTO1ncaL2hYAeWwJhP8399cnPGM-/s1600/Ginepro.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Ginepro Ragnatela Grimm" border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEga3GiIxb6TaenkLr5HT595zWAqkrNWYa4s2B8nFYrV71TFfIaVqMBxI-WWkVe0BZ9zP4jtqJn1C_A1sNfCLnsNwhxV_FxhuD6OJmZ5zHEg4oVu5dHtFTO1ncaL2hYAeWwJhP8399cnPGM-/s1600/Ginepro.jpg" height="320" width="258" /></a>Davanti alla casa di questi signori era cresciuto un cespuglio di ginepro e proprio presso questo ginepro se ne stava un giorno d'inverno la giovane sposa e, pensierosa, si sbucciava una mela. Passò di lì un uccellino, che prese la buccia della mela per portarla ai suoi piccoli.<br />
"Ecco, persino lui ha dei piccoli", pensò la giovane donna, "solo io no." E un velo di pianto le coprì gli occhi.<br />
Come fu come non fu, perché era agitata o perché non ci vedeva dalle lacrime, fatto sta che la donna si fece un taglietto a un dito. Il dito sanguinò e ai piedi del ginepro cadde una goccia di sangue rosso fra la neve bianca. "Ah", disse la donna, "come mi piacerebbe avere un figlio bianco e rosso come il sangue e la neve". Dette queste parole si sentì di colpo rasserenata e se ne tornò a casa. Passò un mese e la neve cominciò a sciogliersi, ne passò un secondo e tutto divenne verde, ne passò un terzo e crebbero i fiori, e un quarto e le gemme sugli alberi si aprirono. Al quinto mese la donna si recò accanto al cespuglio di ginepro e vide delle piccole bacche verdi, che spuntavano fra gli aghi d'argento. Al sesto mese la donna si sentì balzare il cuore in petto, al settimo mese le bacche del ginepro divennero frutti maturi e la donna ne mangiò fino a saziarsi, l'ottavo mese la donna divenne triste e stanca, il nono mese chiamò il marito e gli disse: "Se morirò seppelliscimi sotto il ginepro". Detto questo si rasserenò e aspettò con gioia la nascita del figlio.<br />
Dopo la morte della donna il marito pianse e pianse. Poi cominciò a piangere di meno e si cercò un'altra moglie.<br />
Con la seconda moglie quest'uomo ebbe una figlia per far compagnia al giovane bianco e rosso come il sangue e la neve. Ma quando la seconda moglie guardava sua figlia, la trovava bella, buona e gentile, quando guardava il giovane provava rancore verso di lui e così finì per odiarlo.<br />
Il ragazzo cresceva timoroso, timido e magro come un povero uccellino senza piume, mentre la sorella era allegra e robusta come una giovane ochetta.<br />
Una volta la donna andò nella dispensa e la bambina le trotterellò dietro chiedendole una mela. La madre prese da una cesta una mela bella e rossa e la diede alla figlia. Dovete sapere che questa cesta aveva un coperchio pesante e una serratura grossa e di ferro, così che quando la bambina chiese una mela per il fratellino la donna disse: "Quando tuo fratello torna dalla scuola riceverà la sua mela", e chiuse con forza il coperchio della cesta. Il bambino tornò dalla scuola e la matrigna gli disse: "Ragazzo, vuoi una mela?". "Certo che la voglio", rispose il ragazzo, "ma perché mi guardi con tanta cattiveria, madre?" La matrigna disse: "Vai a prenderti la mela da te". Il ragazzo andò nella dispensa, con fatica sollevò il grosso coperchio della grande cesta e si sporse a prendere una mela rossa.<br />
La matrigna dietro di lui chiuse con forza il coperchio e il colpo tagliò di netto la testa del povero ragazzo. La testa rotolò fra le mele.<br />
La donna fu presa da una grande paura e disse fra sé e sé: "Come farò a togliermi da questo pasticcio?". Poi se ne andò nella sua stanza, prese un grande fazzoletto e con quello accomodò alla meglio la testa al corpo. Poi prese il ragazzo e lo piazzò seduto davanti alla porta di casa con la mela in mano.<br />
Tornò la bambina e disse alla madre: "Mamma, vedo che mio fratello ha in mano una mela e non me ne vuole dare nemmeno un pezzetto".<br />
La madre rispose:<br />
"Chiedigliela un'altra volta e se proprio non te la dà, dagli uno schiaffo".<br />
La bambina provò e riprovò a parlare col fratello che se ne stava seduto sulla soglia, tutto pallido, con un fazzoletto bianco al collo e una mela rossa in mano, ma inutilmente. Il ragazzo pareva di marmo. Allora la bambina gli diede un piccolo schiaffo su un'orecchia e la testa rotolò per terra.<br />
La bambina piena di terrore corse dalla madre e la madre le disse: "Cosa hai fatto, figlia mia, hai staccato la testa a tuo fratello, ora come faremo?"<br />
La bambina che amava molto suo fratello cominciò a piangere e non la finiva più e allora la madre le disse: "Non piangere, vedrai che sistemeremo tutto in modo che nessuno se ne accorga".<br />
Così la madre prese il ragazzo, lo tagliò a pezzi e lo infilò in un pentolone e lo cucinò con spezie e aceto. La bambina, seduta accanto al fuoco, continuava a piangere, tanto che nella pentola non servì mettere sale, perché le lacrime, come tutti sanno, sono salate.<br />
A sera il padre tornò a casa e si mise a tavola. Poi chiese dov'era suo figlio. La donna portò in tavola un pentolone fumante e la bambina non la finiva di piangere. Ancora il padre chiese: "Dov'è mio figlio?". Rispose la donna: "Se n'è andato da sua nonna e vi rimarrà per qualche tempo". "Che cosa è andato a fare", chiese il padre, "così nel mezzo dell'anno e senza neanche dirmi addio?"<br />
"Gliel'ho detto anch'io", disse la donna, "ma tu lo sai, tuo figlio è uno zuccone e non mi ha voluto dare retta."<br />
Il padre scosse il capo e ripeté: "Così senza nemmeno dirmi addio...".<br />
Poi affondò il cucchiaio nella pentola e cominciò a mangiare. La bambina piangeva e piangeva e il padre le disse: "Non piangere, figlia, vedrai che tuo fratello tornerà", e alla moglie: "Dammene ancora di questo cibo, moglie, è il migliore che tu abbia mai cucinato".<br />
E mangiava e mangiava la carne e le ossa le gettava sotto il tavolo, fino a che la pentola non fu vuota.<br />
La bambina continuava a piangere, poi di nascosto andò a prendere il suo più bel fazzoletto di seta, raccolse tutte le ossa da sotto il tavolo, le avvolse ben bene e andò a deporle sotto il cespuglio di ginepro. Poi si mise di nuovo a piangere e cosa vide: il cespuglio bagnato dalle sue lacrime pareva fremere e tremare, poi aprì i suoi fitti rami e, dall'interno, uscì un uccello dalle piume colorate che cominciò a cantare un canto meraviglioso, quindi raccolse il fagotto delle ossa e se ne volò via.<br />
Vola e vola questo uccello si appollaiò su di un tetto, proprio accanto a una finestrella dove lavorava un orafo. L'uccello guardava fisso l'orafo e cominciò a cantare uno strano canto che suonava così:<br />
<blockquote class="tr_bq">
Mia madre mi ha ucciso<br />
Mio padre mi ha mangiato<br />
Mia sorella ha raccolto le mie ossa<br />
le ha avvolte in un fazzoletto di seta<br />
e le ha deposte sotto il ginepro<br />
Cio, cio, che bell'uccello sono io.</blockquote>
L'orafo nel suo laboratorio stava forgiando una catena d'oro, vide l'uccello che cantava sul suo tetto e il canto gli parve proprio bello, tanto che si affacciò e, ancora con il grembiule di cuoio e la catena finita in mano, così parlò all'uccello: "Ti prego, bell'uccello, il tuo canto mi ha incuriosito tanto che lo vorrei sentire ancora. Cantalo un'altra volta per me!"<br />
"Per niente non canto niente", disse l'uccello, "canterò se mi darai la catena d'oro che hai in mano."<br />
"Perché no", disse l'orafo, "tu canta e avrai la catena." Così l'uccello ripeté il suo canto e si prese la catena d'oro. Poi l'uccello riprese il volo e si fermò sul tetto della casa del calzolaio e cantò:<br />
<blockquote class="tr_bq">
Mia madre mi ha ucciso<br />
Mio padre mi ha mangiato<br />
Mia sorella ha raccolto le mie ossa<br />
le ha avvolte in un fazzoletto di seta<br />
e le ha deposte sotto il ginepro<br />
Cio, cio, che bell'uccello sono io.</blockquote>
Quando il calzolaio lo udì, uscì in strada in maniche di camicia e si mise a guardare sul tetto facendosi ombra con la mano per non essere abbacinato dal sole.<br />
"Uccello", disse, "canti così bene che voglio che anche mia moglie ti senta. Ti prego, ripeti il tuo canto e io la chiamerò."<br />
E non chiamò solo la moglie, ma anche suo figlio e sua figlia, i lavoranti e i garzoni e la serva di casa; tutti a vedere quell'uccello con la catena d'oro che cantava così bene.<br />
"Uccello meraviglioso", disse il calzolaio, "ora ho tutta la mia gente qui con me ad ammirarti, ti prego canta ancora la tua strana canzone."<br />
"No", disse l'uccello dalla catena d'oro, "per niente non canto niente. Dammi qualche cosa e io canterò."<br />
Allora il calzolaio mandò la moglie all'interno della bottega e questa uscì con un paio di scarpe rosse appena terminate. Il calzolaio le fece vedere all'uccello che fece un cenno col capo e poi cantò:<br />
<blockquote class="tr_bq">
Mia madre mi ha ucciso<br />
Mio padre mi ha mangiato<br />
Mia sorella ha raccolto le mie ossa<br />
le ha avvolte in un fazzoletto di seta<br />
e le ha deposte sotto il ginepro<br />
Cio, cio, che bell'uccello sono io.</blockquote>
Quando ebbe finito di cantare volò via.<br />
La catena d'oro l'aveva nella zampa destra, le scarpe nella sinistra e così volò al mulino e il mulino macinava, clip, clap, clip, clap.<br />
Davanti alla grande ruota del mulino stavano dei garzoni a riempire i sacchi: huch, huch, faceva la ventola, huch, huch. Allora l'uccello cominciò a cantare e a ogni verso uno dei garzoni si fermava ad ascoltare le parole della canzone.<br />
<blockquote class="tr_bq">
Mia madre mi ha ucciso</blockquote>
e uno smise di lavorare<br />
<blockquote class="tr_bq">
Mio padre mi ha mangiato</blockquote>
e altri due smisero e l'ascoltarono,<br />
<blockquote class="tr_bq">
Mia sorella ha raccolto le mie ossa</blockquote>
altri quattro smisero di lavorare,<br />
<blockquote class="tr_bq">
le ha avvolte in un fazzoletto di seta</blockquote>
otto battevano ancora,<br />
<blockquote class="tr_bq">
e le ha deposte</blockquote>
ancora cinque,<br />
<blockquote class="tr_bq">
sotto il ginepro</blockquote>
e ancora uno,<br />
<blockquote class="tr_bq">
cio cio che bell'uccello sono io.</blockquote>
Quando il sesto verso fu terminato, l'ultimo garzone disse: "Ti prego, bell'uccello dalla catena d'oro e dalle scarpette rosse, ti prego di ripetere il tuo canto perché io non l'ho sentito".<br />
Ma l'uccello rispose: "Per niente io non faccio niente. Canterò se voi mi regalerete una macina da mulino".<br />
I sei garzoni erano ben contenti di dargli la macina e così di riposare tutto il giorno e sollevarono la grande pietra. L'uccello cantò, poi infilò la testa nel buco della pietra e, con meraviglia di tutti, catena d'oro nella zampa sinistra, scarpe rosse nella zampa destra e macina attorno al collo, se ne volò via verso la casa di suo padre. Il padre sedeva nella stube e vicino a lui c'erano la matrigna e la sorellina.<br />
E il padre disse: "Oggi finalmente mi sento meglio. È come se mi si alleggerisse il cuore".<br />
"Che strano", diceva la madre, "a me pare di avere il cuore pesante come la macina di un mulino."<br />
La sorellina invece se ne stava fra i due e piangeva, piangeva.<br />
Il padre continuò: "Davvero, mi nasce dentro una gioia ed un'attesa come se improvvisamente dovessi rivedere un vecchio amico".<br />
"Per carità, che idee", diceva la moglie, "io trovo che sia tanto freddo e buio come quando si annuncia il temporale."<br />
E la sorellina continuava a piangere, come d'altro canto aveva continuato a fare da quando non c'era più il fratello.<br />
Allora l'uccello che era seduto sul tetto della casa cominciò a cantare:<br />
<blockquote class="tr_bq">
Mia madre mi ha ucciso</blockquote>
Allora la madre si tappò le orecchie e si mise le mani sugli occhi come fa chi non vuole più né vedere né sentire, ma la voce le pareva un tuono nelle orecchie e dietro il velo delle mani, gli occhi bruciavano come colpiti dal fulmine.<br />
<blockquote class="tr_bq">
Mio padre mi ha mangiato</blockquote>
Continuava l'uccello e il padre disse: "Guarda, mamma, che bell'uccello c'è sul cornicione del nostro tetto, il sole brilla così alto che pare estate".<br />
<blockquote class="tr_bq">
Mia sorella ha raccolto le mie ossa</blockquote>
Allora la bambina si prese la testa fra le braccia, la posò in grembo a suo padre e piangeva sempre più forte.<br />
Ma il padre disse: "Perché piangi, bambina, vieni con me fuori all'aperto a rimirare quell'uccello che canta così bene".<br />
La madre non voleva, ma il padre uscì lo stesso e l'uccello cantava:<br />
<blockquote class="tr_bq">
Le ha avvolte in un fazzoletto di seta<br />
Le ha deposte sotto il ginepro<br />
Cio, cio, che bell'uccello sono io.</blockquote>
E l'uccello lasciò cadere la catena d'oro che aveva nella zampa sinistra e la catena cadde proprio attorno al collo dell'uomo e sembrava proprio forgiata per lui.<br />
Allora il padre rientrò in casa e disse: "Guarda che uccello buono e meraviglioso è questo mai. Non vedi, mi ha donato una catena d'oro che mi sta così bene".<br />
Ma la donna era talmente terrorizzata che le cadde la cuffia dalla testa e la dentiera dalla bocca.<br />
<blockquote class="tr_bq">
Mia madre mi ha ucciso</blockquote>
"Ah, se fossi cento metri sotto terra", diceva la donna.<br />
<blockquote class="tr_bq">
Mio padre mi ha mangiato</blockquote>
E la donna cadde a terra come morta.<br />
<blockquote class="tr_bq">
Mia sorella ha raccolto le mie ossa</blockquote>
Allora la sorella disse: "Voglio uscire anch'io e vedere se anche a me l'uccello regala qualche cosa" e uscì.<br />
<blockquote class="tr_bq">
le ha avvolte in un fazzoletto di seta</blockquote>
E l'uccello gettò ai piedi della sorella il bel paio di scarpe rosse.<br />
<blockquote class="tr_bq">
Le ha deposte sotto il ginepro.<br />
Cio, cio, che bell'uccello sono io.</blockquote>
La bambina si calzò le belle scarpette rosse e tutta felice entrò in casa danzando. "Non capisco", diceva, "ero così triste e disperata e ora con queste scarpette rosse mi sento di nuovo felice. Perché non esci anche tu, madre, a vedere se anche per te l'uccello ha qualche cosa?"<br />
"No", gridava la donna, e correva qua e là per la casa come se alla sua veste si fosse appiccato il fuoco. Poi di colpo uscì gridando: "Meglio così che l'inferno di questa vita". Ma appena fu fuori dalla porta l'uccello lasciò cadere la pesante macina, proprio sul capo della donna.<br />
La donna fece un solo grido e poi morì.<br />
Allora padre e sorella uscirono di corsa di casa e cosa videro?<br />
Videro solo fuoco e fiamme e vapori e il ginepro che scuoteva i suoi rami d'argento e dal ginepro uscì il fratellino che prese padre e sorella per mano e rientrò in casa.<br />
I tre sedettero al tavolo, si fecero il segno della croce e mangiarono.<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
FINE<br />
<br />
<br />
<br />
<br /></div>
</div>
<div style="text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="//www.youtube.com/embed/J3iXB3JZNb4?rel=0" width="560"></iframe></div>
<div style="text-align: center;">
Tutta la creepità della storia è racchiusa anche in questa animazione (molto ben fatta) della favola.</div>
NêZhttp://www.blogger.com/profile/17558549731449104257noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7629976079752121757.post-33489755565096210252013-12-18T13:30:00.002+01:002013-12-18T13:32:38.777+01:00Conversazioni telefoniche origliate<blockquote class="tr_bq">
<div style="text-align: justify;">
"Oooh... pronto</div>
<div style="text-align: justify;">
Sei ancora a letto? No e siamo qui a Siena... no macché alla fine gni ho preso il coso... il tablets quello quello bianco si 'iama tipo Gàlazzi so' una semplice come si 'iama</div>
<div style="text-align: justify;">
Lì da Trony e c'è l'offerta, centonovantanove euro nzomma me la so' cavata 'on po'o</div>
<div style="text-align: justify;">
No, un c'è la simme e va co' internette</div>
<div style="text-align: justify;">
Almeno io ho capito 'osì almeno mi si 'ollega anche lì a casa tua inzomma basta ci sia interne</div>
<div style="text-align: justify;">
Eh no ancora qualche giorno dura</div>
<div style="text-align: justify;">
No scusa m'aveva hiesto questo, il telefono la pleistescion due... no ma fammi 'api'! Quante 'ose vòi?? No unnè un telefono è un tabless!</div>
<div style="text-align: justify;">
Ma te piuttosto scusa il telefono un l'accendi mai? Ti 'iamo mi fa sempre Vodafo, Vodafo..."</div>
</blockquote>
NêZhttp://www.blogger.com/profile/17558549731449104257noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-7629976079752121757.post-9926866360806706042013-12-08T14:40:00.000+01:002013-12-28T01:18:38.974+01:00Il raviolo consapevole<div style="text-align: justify;">
Sono tornata jeri da un primo fine settimana di Master in web marketing operativo, mi sono accorta fortunatamente che questa pagina in quanto a potenzialità di vendita di un prodotto è un vero disastro. Ho comunque apportato qualche modifica un po' per esercizio e tartassamento sugli errori nella gestione di un sito, un po' perché ciclicamente giungono momenti di modifica: d'altronde mica sono un marchio che se cambi non ti comprano più.</div>
<div style="text-align: justify;">
Comunque inquietudine assurda su come tutti quanti ingenuamente crediamo di restare fuori dai meccanismi della compravendita e della "vera" informazione, solo perché non guardiamo la TV. Continuate a crederlo! Si vive meglio.</div>
<div style="text-align: justify;">
Se penso a quanto sbattimento deve fare un SEO specialist solo per tentare far diventare il cliente il vip della ricerca Google mi piglia male.</div>
<div style="text-align: justify;">
In tutto ciò, la cosa mi aggrada non poco: se non altro uno è più consapevole di tante cose.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ho anche trovato il tempo di farmi infamare dall'insegnante, perché ho fatto scivolare in un mio intervento l'informazione che per navigare usassi <a href="https://adblockplus.org/en/chrome" target="_blank">AdBlock Plus</a>, e ovviamente a lui che aveva speso per pubblicizzare i propri corsi gli è presa la bestia in corpo.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Poi il venerdì sera uno rincasa da chi ti ospita alle 22.30 dopo 5 ore di virtualità e capitalismo e trovi i coinquilini che ti fanno partecipare alla stesura della sfoglia per preparare i ravioli con la zucca come spuntino serale e la cosa aumenta di significato, non fosse altro per il contrasto.</div>
NêZhttp://www.blogger.com/profile/17558549731449104257noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7629976079752121757.post-58857469225253890592013-11-22T18:28:00.002+01:002013-11-22T18:28:41.358+01:00Migrazione del Glossario<div style="text-align: justify;">
Il Glossario di Fidücia, dal 2010 circa ospitato in questo blog, è stato trasferito a un'altra pagina. La trovate se cliccate sul link in alto, oppure da questo post semplicemente pigiando <a href="http://glossariodifiducia.tumblr.com/" target="_blank">questa scritta evidenziata</a>.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ciao</div>
NêZhttp://www.blogger.com/profile/17558549731449104257noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7629976079752121757.post-77145016088213513822013-10-04T13:58:00.000+02:002013-10-04T13:58:47.892+02:00Sentirsi giovani in 3 secondi #2<h2 style="text-align: center;">
<span style="color: #990000; font-family: Courier New, Courier, monospace;">In fila dal dottore</span></h2>
<div>
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">- "Ciao! Allora, hai finito la scuola?"</span></div>
<div>
<span style="color: #990000; font-family: Courier New, Courier, monospace;">- "Sì sì"</span></div>
<div>
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">- "E ora che fai? Ti iscrivi all'università?"</span></div>
<div>
<span style="color: #990000; font-family: Courier New, Courier, monospace;">- "Veramente ho finito anche quella... mi sono immatricolata nel 2004"</span></div>
NêZhttp://www.blogger.com/profile/17558549731449104257noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7629976079752121757.post-50396557263652232582013-08-30T13:04:00.000+02:002013-08-30T13:04:00.644+02:00Dialogo fra un napoletano e un tedesco- Ja!<br />
- Ja.NêZhttp://www.blogger.com/profile/17558549731449104257noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7629976079752121757.post-23072012234274715372013-07-27T13:07:00.000+02:002013-12-08T14:01:30.822+01:00L'altro lato della Renfe<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">In questi giorni di pellegrini (che poi chi ci dice che stessero tutti andando là per San Giacomo) schiantati a 190 all'ora nella curva vicino Santiago, mi è tornata in mente una mia esperienza con la Renfe, che, com'è facilmente intuibile, si è conclusa in maniera più rosea. È un semplice episodio che però ricordo ancora con affetto.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Ero andata, durante l'anno dell'Erasmus, a Madrid a trovare la mia ex coinquilina spagnola con cui avevo vissuto a Siena. Dovevo tornare a Poitiers e lei mi prenotò una cuccetta della tratta Madrid/Parigi. Intanto le condizioni del vagone letto erano molto meno animalesche dei treni notte italiani: vere lenzuola, veri cuscini, ambiente pulito e luminoso, spazzolino, dentifricio, saponetta.</span><br />
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;"><br /></span></div>
<div alt="Albano" cantante="" carrisi="" style="text-align: justify;">
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhl91tS_SCM2i2ETet0-tIXPDUOMND-ps_0a5S3AStUb_fRrStYPDDiEk6Z7bkyLr6qijPYy3r1gHQs34S4W4I-NCHjMPx2jcg9a7tA5-kJcERELEWTLShVGgcJE1YxyRSwUFK60FNm4PPz/s1600/ALBANO-AL-TEATRO-SISTINA-DI-ROMA.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhl91tS_SCM2i2ETet0-tIXPDUOMND-ps_0a5S3AStUb_fRrStYPDDiEk6Z7bkyLr6qijPYy3r1gHQs34S4W4I-NCHjMPx2jcg9a7tA5-kJcERELEWTLShVGgcJE1YxyRSwUFK60FNm4PPz/s320/ALBANO-AL-TEATRO-SISTINA-DI-ROMA.jpg" width="320" alt="Albano Carrisi cantante"/></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Signore che cantano</td></tr>
</tbody></table>
<a href="http://www.blogger.com/blogger.g?blogID=7629976079752121757" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"></a><span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">A Valladolid entrò una signora che assomigliava ad Albano Carrisi (e questa caratteristica è comune a molte signore anziane... pensateci! Ognuno di noi conosce la sosia di Albano), di iberico piglio e con una valigia talmente grossa, un baule così voluminoso che non passava dalla porta della cuccetta.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Si mise a raccontare la storia della sua vita, che era rimasta vedova senza figli e ora poverina anche la sorella emigrata a Parigi aveva perso il marito, e lei si trasferiva in Francia per due o tre mesi a farle compagnia. Il suo pensiero, però, spesso tornava al suo bagaglio, lasciato fuori come una persona troppo piccola all'ingresso di una giostra di Mirabilandia. Ogni poco apriva la porta e controllava che nessuno le avesse rubato il fardello. A un certo punto sono passati nel corridojo due ragazzi di colore, e allora che vuoi, ha chiamato il controllore.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Il controllore è venuto per capire quale fosse il problema e lei ha fatto presente che le porte erano troppo piccole e la sua valigia si trovava in balìa di estranei. Il controllore giustamente le ha chiesto "Ma ci sono oggetti di valore al suo interno? Se sì li tolga e li porti dentro" e lei "No no, ci sono solo vestiti e roba da mangiare" e lui "Eh allora signora cosa vuole che le dica! La prossima volta le converrà portare un bagaglio più piccolo! Io di certo non posso stare qui a guardarle la valigia!". Fra lo scocciato e il sottomesso, la signora tornò fra noi. A una cert'ora decidemmo di comune accordo, fra tutti gli occupanti dello scompartimento, che fosse tempo di spegnere le luci e metterci a dormire. Poco prima di addormentarci, da stesa la signora ripeté "La mia valigia, speriamo bene".</span><br />
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Poi io sono uscita che era ancora notte, visto che era una fermata intermedia.</span><br />
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;"><br /></span></div>
<div style="text-align: center;">
<iframe frameborder="0" height="300" marginheight="0" marginwidth="0" scrolling="no" src="https://maps.google.it/maps?f=q&source=s_q&hl=it&geocode=&q=valladolid&aq=&sll=41.442726,12.392578&sspn=9.697659,18.61084&ie=UTF8&hq=&hnear=Valladolid,+Castilla+y+Le%C3%B3n,+Spagna&t=m&ll=41.656497,-4.724121&spn=4.924698,6.591797&z=6&iwloc=A&output=embed" width="300"></iframe><br /></div>
NêZhttp://www.blogger.com/profile/17558549731449104257noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7629976079752121757.post-54612255709705359882013-07-21T17:03:00.001+02:002013-07-21T17:04:48.397+02:00Indovinello estivo<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjEmxyvoDBsW-t-uk4t4LGakHH4PWjlo0RxIXLuBRSmVxoMlHW2NJcH1ie6fPEfIAZIvS2NwN7KGXH7dD1mtAPAw9lj0HqLkpd6IiwqNH6GhXlBDBe5Rhdxf0_QO0Mec3IRqVggNrc-J7tq/s1600/20130721_163833.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjEmxyvoDBsW-t-uk4t4LGakHH4PWjlo0RxIXLuBRSmVxoMlHW2NJcH1ie6fPEfIAZIvS2NwN7KGXH7dD1mtAPAw9lj0HqLkpd6IiwqNH6GhXlBDBe5Rhdxf0_QO0Mec3IRqVggNrc-J7tq/s640/20130721_163833.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
Potete lasciare la soluzione nei commenti. </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
Il primo che risponde bene vince a sue spese un volo Ryanair verso una città che chissà in che stato sarà</div>
<br />NêZhttp://www.blogger.com/profile/17558549731449104257noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-7629976079752121757.post-45203432410986927952013-07-03T16:25:00.001+02:002013-07-03T16:26:37.565+02:00La sindrome da eBay<div style="text-align: justify;">
La sindrome da eBay è quell'impulso di volersi disfare lucrosamente di oggetti a cui non teniamo, rimanerci male se nessuno fa offerte, e alla prima offerta pentirsi di aver messo all'asta proprio quella cosa. È proprio tutta una questione di possesso.</div>
NêZhttp://www.blogger.com/profile/17558549731449104257noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-7629976079752121757.post-20012890011921120892013-06-01T17:05:00.000+02:002013-06-01T17:05:36.817+02:00È stato un abbaglio<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjU5jQuHWRv5BPQG5yh9amao1RsUgQ8_OltJhYZ-_aT3saEgr4hx7F-RGN4vBQY5Og4M4G0dEnNc5UEJE3Aym1yMJw6OIEwhd6ArpvRONzvndZtmmP4v0GftCn9zdz6IRVlmQQcPPukko8J/s1600/mercatoelettrico.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em; text-align: justify;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjU5jQuHWRv5BPQG5yh9amao1RsUgQ8_OltJhYZ-_aT3saEgr4hx7F-RGN4vBQY5Og4M4G0dEnNc5UEJE3Aym1yMJw6OIEwhd6ArpvRONzvndZtmmP4v0GftCn9zdz6IRVlmQQcPPukko8J/s1600/mercatoelettrico.jpg" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Anche oggi mi sono detta Diamo uno sguardo sulle novità del TFA di quest'anno (per chi non lo sapesse: Tirocinio Formativo Attivo, ossia uno stage a pagamento - sui 3000€ - che ti permette, previe prove di accesso assurde e discutibili, di ottenere l'abilitazione all'insegnamento e quindi l'accesso al prossimo concorso per entrare a scuola di ruolo, chissà in quale secolo). Erano cominciate a girare voci sul fatto che anche per il 2013-2014 avessero messo in moto il carrozzone spennapartecipanti pronti a sottoporsi a una scrematura arbitraria che richiedesse competenze diverse da quelle che un docente dovrebbe poi avere in classe. Insomma, prima sembrava che ci si potesse iscrivere fino al 4 giugno, poi avevo letto di una proroga al 15 (ringraziando per il largo anticipo con cui avrei potuto ripassare tutta la letteratura francese dall'uomo della pietra a quello che si spara in cattedrale perché contro i matrimoni gay). Indi ho cercato sul sito del MIUR dove fossero queste fantomatiche iscrizioni online, poi sono andata sul sito dell'Università dove intendevo sottopormi alle prove del caso, una delegazione ha chiesto infine di persona in segreteria se fossero aperte le iscrizioni del TFA e non ne sapevano nulla. Il niente!</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Con una certa pignoleria, ho capito oggi che il TFA quest'anno non è "ordinario" come l'anno scorso, ma è "speciale":</span></div>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 20px;">Per coloro che, invece, non hanno superato le prove di accesso nel TFA ordinario, o non hanno ritenuto opportuno parteciparvi, ma che hanno insegnato nell’ambito disciplinare prescelto per almeno 180 giorni consecutivi, senza interruzione e che hanno maturato ulteriori due anni consecutivi anche in ambiti disciplinari diversi, potranno utilizzare il canale del </span><strong style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 20px;">TFA speciale</strong><span style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 20px;">. Quest’ultimo a differenza del primo è composto da 41 CFU anziché 60 e non prevede il tirocinio diretto nelle scuole. (fonte: </span><span style="color: #333333; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-small;"><span style="line-height: 20px;"><a href="http://www.tirocinioformativattivo.it/1/news_2556511.html">http://www.tirocinioformativattivo.it/1/news_2556511.html</a>)</span></span></blockquote>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Per cui io ho perso il treno, e secondo me posso anche considerare che hanno messo la bomba alla stazione.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Ma dico io: ma ci vuole tanto a dire Ragazzi, ci dispiace: per i prossimi 20 o 30 anni assorbiremo i 185.000 precari della scuola, per cui se vi va di aspettare e andare a lavorare nei campi nel frattempo bene, altrimenti ciao.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Che ci vorrebbe ad assorbire man mano tutti 'sti cristi che hanno pure l'esperienza per fare questo lavoro e si trovano anche a lottare con i nuovi arrivati? Non si possono creare eserciti di frustrati senza certezze, lo Stato dovrebbe dare a un insegnante il più possibile le condizioni di mantenere un equilibrio psichico, perché ne dipende né più né meno il futuro della nazione. Assorbite tutti, lo sai come sarebbero contenti, poi quando avete finito la gente in fila, fate un cacchio di concorso all'anno per assumere il personale che sostituisce i docenti che vanno in pensione, pratica del tutto ordinaria altrove nel mondo.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Come al solito, in Italia è preferibile alzare polveroni, lasciare tutto il più nebuloso possibile, almeno non si vedono le manovre dietro. Ma mica siamo tutti scemi. Solo che, in questo paese, anche le persone più intelligenti hanno bisogno di rimanere illuse.</span></div>
NêZhttp://www.blogger.com/profile/17558549731449104257noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-7629976079752121757.post-62928133687105054732013-05-30T15:37:00.002+02:002013-05-30T15:39:43.329+02:00Qualcosa di cui non si è potuto mai parlare<div style="text-align: justify;">
È arrivato il momento: jeri sera ho finito di leggere Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco. Non è che le ho proprio finite; ancora devono uscire due romanzi (che se Mondadori riattua la stessa pessima scelta editoriale, per continuare la saga in italiano dovrò comprare almeno quattro libri. Siccome ha letto tutti e dodici i libri anche il mi' babbo, per forza di cose ho preso il romanzo in italiano).</div>
<div style="text-align: justify;">
Sinceramente non mi era mai capitato di imbattermi in una saga che non fosse ancora conclusa, normalmente spolpo le cose quando sono già tutte là pronte, sennò mi sfastidio ad aspettare.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiX13algBMjBMa52GSYaTDEbt9ARCzZYzMSmGDNCI9KhE8Sro1xiqNwr_1DFF_NZTbTDbnoK3dvUCdyPoMLn1A9blTGebzKgKn49xOWVOMCb0xS98o-Cd_9dqHuz09c9P6qnYtd2rvt3i_q/s1600/brooke-ridge-2012-canale-5.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: justify;"><img border="0" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiX13algBMjBMa52GSYaTDEbt9ARCzZYzMSmGDNCI9KhE8Sro1xiqNwr_1DFF_NZTbTDbnoK3dvUCdyPoMLn1A9blTGebzKgKn49xOWVOMCb0xS98o-Cd_9dqHuz09c9P6qnYtd2rvt3i_q/s200/brooke-ridge-2012-canale-5.jpg" width="200" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Mi sembra di avere iniziato tipo il novembre scorso, quindi erano ben sette mesi che leggevo la stessa vicenda, a tutt'oggi non conclusa. Se ci penso non ci credo: eppure la storia prende il lettore eccome, sono indecisa se classificarla letteratura di consumo o no, da una parte sì, perché Martin allunga il brodo per scrivere più libri, e da un'altra no, perché comunque le sfaccettature psicologiche dei personaggi sono rese molto bene e in modo per niente banale. Diciamo che l'autore rivolta il lettore come un calzino, perché cambi sempre opinione sulle vicende, basta focalizzarsi da vicino su qualcuno che giudicavi in un altro modo quando lo vedevi da lontano. Alla fine dei salmi la realtà di Martin è una: il bene e il male non sono distinguibili, e che l'unica cosa che conta per l'uomo è il potere. Poi è logico, vai avanti perché vuoi sapere cosa succede. Fra l'altro è una bella spesa: all'incirca sono 4800 paginate di carta stampata, quindi se non siete motivati non vi consiglio l'investimento.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Da questa saga stanno ricavando una serie che dicono di successo, che si chiama come il primo romanzo, Il Trono di Spade, o Game of Thrones, che ho iniziato a guardare tardi perché non volevo disturbare la mia immaginazione e che ha messo un po' di tempo per convincermi. Quello che non capisco è quando mai finirà la cosa: ancora la vicenda è in cantiere e secondo me combineranno qualche casino.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il problema fra serie e romanzi è che fra gli appassionati del genere l'argomento era tabù: se ne parlava perché non ce la facevi a farne a meno, ma non se ne poteva parlare perché gli eventi sono talmente ingarbugliati che non sai più in che successione sono accaduti; insomma, ogni volta che veniva fuori l'argomento mi sono beccata delle belle spoilerate involontarie.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Oggi ho provato a intavolare la questione col mi' babbo, che ha finito di leggere mesi e mesi fa, gli ho detto "Uè, jeri sera ho finito La Danza dei Draghi! ma secondo te - spoiler -?" "Ma chi?" "Dai, come chi! - spoiler -!" "Ah boh non mi ricordo". Di bene in meglio. Non se ne parlerà mai, credo.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
NêZhttp://www.blogger.com/profile/17558549731449104257noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7629976079752121757.post-29932794467825668922013-05-22T22:00:00.001+02:002013-05-22T22:01:59.204+02:00Suppone Pereira - post su post<h2 style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #666666; line-height: 19px;"><span style="font-family: Courier New, Courier, monospace; font-size: small;">Tema - Ci sono cose vere e cose supposte... Se le vere le mettiamo da parte, le supposte dove le mettiamo?</span></span></h2>
<h3 style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #666666; line-height: 19px;"><span style="font-family: Courier New, Courier, monospace; font-size: small;">Svolgimento</span></span></h3>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Suppongo che la linea di demarcazione fra la supposizione e la verità sia l'esistenza di una prova.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Dal momento che tutto ciò che vediamo, percepiamo, ricordiamo, comunichiamo, passa inevitabilmente da un filtro, che è la testa di ognuno, si può supporre che le verità siano tante quante sono le teste in grado di formulare ipotesi e di ricercare prove a favore della stessa, come sto facendo in questo esatto momento.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Ma è anche presumibile che con questa idea ciascuno possa a proprio favore imporre delle verità mediante l'uso della forza. Proprio per questo sono state inventate delle convenzioni sociali, a partire dall'alfabeto ai numeri passando per la Costituzione, a cui aggrapparsi nel cercare e provare una verità condivisa. Se poi tutto ciò sia un'imposizione, che ce l'abbia data la Storia, che ce l'abbia data la Ragione, che ce l'abbia dato il fatto che tali convenzioni siano state un incentivo alla sopravvivenza poco importa. Senza di loro, non starei qui a parlare di verità e supposizione.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">In altre parole, grazie a tali convenzioni si può affermare che le verità le mettiamo da parte, e le supposte...</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Che poi volevo anche dire che c'era qualche tempo fa quella pubblicità imbarazzante di supposte che si chiamavano Eva Q, dove una tizia richiamava chiaramente Eva Kant (e qui rientra in gioco la filosofia). E c'era questa animazione 3D di come si somministra che veniva puntualmente trasmessa all'ora di cena.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">E poi vorrei anche polemizzare contro le guardie mediche corse: pur essendo già stato inventato il paracetamolo, nell'estate 2001, al mare, per combattere un febbrone a 40 misto a raffreddore mi furono prescritte delle <i>suppositoires</i>. Al mentolo.</span></div>
NêZhttp://www.blogger.com/profile/17558549731449104257noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-7629976079752121757.post-20301922502446511362013-05-17T19:37:00.000+02:002013-05-17T19:37:38.515+02:00Un post sul post<div style="text-align: justify;">
Vedi, prima che mi fosse richiesto su ordinazione un post sul post pensavo che "post" venisse dal latino ("dopo") e stavo facendo piroette mentali per trovare una giustificazione etimologica alla cosa. Ma come al solito è inutile complicarsi la vita, e allora perché non dare libero sfogo alla curiosità telematica e scoprire che in realtà deriva dall'inglese <i>"to post"</i>? Nel senso di inviare, spedire? Ci sono un po' rimasta male, a essere sincera. La posta, insomma. Un post, nel linguaggio informatico, è qualcosa che si invia al server e poi un amministratore provvede a pubblicare. Un post dovrebbe essere comunque un'informazione semplicemente spedita e pubblicata, previo controllo di un terzo, su uno spazio accessibile a tutti come un forum o un blog. In questo caso, credo che blogger dia per buono tutto, e si pubblica la cosa in automatico. Anche i commenti sono dei post, ognuno è autore di post, non solo chi si frega di una url, i post sono, in poche parole, tutto ciò che un utente "pubblica" in maniera appunto "pubblica". Le e-mail non sono dei post, per capirsi. Ma anche lì c'entra il linguaggio della posta.</div>
<div style="text-align: justify;">
In italiano esiste poi (o poscia, che deriva dal post latino di cui sopra) il neologismo "postare" che significa "pubblicare qualcosa su internet", la cui cosa è quantomai generica, al giorno d'oggi. Interessante sarebbe sviluppare il discorso sul fatto che in italiano i neologismi verbali sono tutti della prima coniugazione in -are, perché più regolare e linguisticamente, su scala mondiale, si va verso la semplificazione. E allora mi viene da dire che sono moderna se non mi sono voluta complicare la vita e ho cercato il significato di "post" su internet, perché più veloce di: alzarsi, andare alla mensola, tirare giù il vocabolario di latino, cercare, aspettare, farsi venire un'idea prendere il dizionario di inglese e poi basta perché non ho un manuale di informatica e con gli strumenti analogici finiva lì. Di sicuro il risultato sarebbe stato più fantasioso. Il problema è che con tutta questa comodità il cervello si adagia e un giorno solo pochi riusciranno a capire le cose complicate e di ragionamento. Aspetta però, ora che ci penso è sempre stato così. A volte si fanno polemiche per il gusto di.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Se uno dice post, mi vengono in mente anche: il post-it (un bizzarro imperativo, ricollegandolo al discorso di prima non capisco dove si invii... lo invii al server del frigorifero e poi l'amministratore della casa lo pubblica?), i postumi della sbronza, <a href="http://www.ilpost.it/" target="_blank">il post </a>nel senso del sito, il post-mortem (andate a vedere <a href="https://www.google.it/search?q=post-mortem&rlz=1C5MACD_enIT504IT504&tbm=isch&tbo=u&source=univ&sa=X&ei=AmaWUaWMJozXPJrPgKAM&ved=0CD8QsAQ&biw=1268&bih=696" target="_blank">questa simpatica galleria</a> e dormite sereni), il postmodernismo e ovviamente il</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Post scriptum: </div>
<div style="text-align: justify;">
Se io ho questo nuovo media, la possibilità cioè di veicolare un numero enorme di informazioni, in un microsecondo, mettiamo caso a un abboriggeno dalla parte opposta del pianeta, ma il probblema è: abboriggeno ma io e te, che cazzo se dovemo di'?</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEic6ITipMTLMKve81R7Vpl8m2OLTzHXRvhUbt04n1ckohGTb9No4Zx55WrTAjWQbNUcCfjYxbPzntmqRjhIWw8ixMxJYGjsbBXvobxqLm-QORcxJ1iVlqfpZ2thqeEnhpsD08B6JZZoNjZL/s1600/Ultimate_Post_wCat._V402326037_.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEic6ITipMTLMKve81R7Vpl8m2OLTzHXRvhUbt04n1ckohGTb9No4Zx55WrTAjWQbNUcCfjYxbPzntmqRjhIWw8ixMxJYGjsbBXvobxqLm-QORcxJ1iVlqfpZ2thqeEnhpsD08B6JZZoNjZL/s320/Ultimate_Post_wCat._V402326037_.jpg" width="229" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Cercando su Google Immagini un'immagine per "post", ho trovato anche questo gatto che si rifa le unghie su questa colonna scapitellata, e mi è sembrato giusto postarla</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
NêZhttp://www.blogger.com/profile/17558549731449104257noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-7629976079752121757.post-9746506089086738252013-05-15T22:36:00.001+02:002013-05-15T22:38:25.625+02:00Non vi spaventate<div style="text-align: justify;">
<div style="text-align: left;">
Stasera dopo aver visitato dei siti come <a href="http://www.sweden.se/eng/Home/Work/Move-to-Sweden/">http://www.sweden.se/eng/Home/Work/Move-to-Sweden/</a> e <a href="http://www.internations.org/denmark-expats/guide/moving-to-denmark-15612">http://www.internations.org/denmark-expats/guide/moving-to-denmark-15612</a> così, in un mero atto immaginativo di come potrebbe essere la società civile, eppur trovandomi sempre nella mia stanzetta, ho avuto la brillante idea di rimodernare un po' il blog.</div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<div style="text-align: left;">
Se poi vi scriverò ancora, visto che sto mollando la presa, è un altro discorso. Incoraggiatemi, datemi qualche post su ordinazione.</div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<div style="text-align: left;">
Il problema è che meno si pubblica e più si prova vergogna.</div>
</div>
NêZhttp://www.blogger.com/profile/17558549731449104257noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-7629976079752121757.post-27464945571392401752013-04-28T09:24:00.000+02:002013-04-28T09:24:01.393+02:00Dice il saggio<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Chi chiama al fisso alle 9 di domenica mattina sta aspettando di telefonare almeno dalle 7.</span></div>
NêZhttp://www.blogger.com/profile/17558549731449104257noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-7629976079752121757.post-9069092152628924142013-03-04T11:09:00.002+01:002013-03-04T11:09:40.180+01:00Tips for foreigners in Italy # 2 - Politics<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">We are asking ourselves the same questions, but a</span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"> foreigner can barely understand the rational behind the irrational.</span></div>
NêZhttp://www.blogger.com/profile/17558549731449104257noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7629976079752121757.post-85994915783482651252013-02-03T18:09:00.002+01:002013-02-03T18:12:31.643+01:00Sentirsi giovani in 3 secondi<div style="text-align: justify;">
Tabaccheria della stazione.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
"Buonasera... avete le cartine OCB bianche?"</div>
<div style="text-align: justify;">
Il tabaccajo mi guarda con fare sospetto e mi dice "Ma 18 anni ce li hai??"</div>
<div style="text-align: justify;">
"Sì sì, ce li ho, a dire il vero ne ho 27. Comunque non si preoccupi, lo prendo per un complimento"</div>
NêZhttp://www.blogger.com/profile/17558549731449104257noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7629976079752121757.post-5125953042509191392013-02-01T17:41:00.000+01:002013-02-01T17:41:42.683+01:00Convincimenti<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Una volta per studiare accendevo sulla scrivania una candela che fra me e me chiamavo "la candela della conoscenza". Non so come mi fosse venuto in mente questo stratagemma per cui è facile rendersi ridicoli; fatto sta che la accendevo in momenti di svogliatezza totale, e se cercavo di distrarmi la guardavo pensando che il fine ultimo di tutto quello era qualcosa di importante, qualcosa di antico e trasmissibile. Questo succedeva in una testa profondamente idealista che guardo con un po' di derisione. Ora però i tempi sono cambiati, e al posto della candela della conoscenza mentre scrivo la tesi accendo la lampada a lava, quella con le bolle, la stessa che ha Desmond di Lost nella botola, per capirsi fra noi del campo. Il prossimo passo probabilmente sarà un cartello a LED con la scritta lampeggiante "Aperto".</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">A parte le fricchettonate della conoscenza e del sapere (visioni che ho largamente ridimensionato, e che possono esser tirate fuori dopo 7-8 bicchieri di vino), credo in fin dei conti che qualcosa non sia cambiato: il mio profondo bisogno di ipnotizzarmi.</span></div>
NêZhttp://www.blogger.com/profile/17558549731449104257noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-7629976079752121757.post-57409315816421326322013-01-29T19:09:00.001+01:002013-01-29T19:09:33.703+01:00Dopo<div style="text-align: justify;">
TU COSA VUOI FARE DOPO? TU COSA VUOI FARE DOPO? TU COSA VUOI FARE DOPO? TU COSA VUOI FARE DOPO? TU COSA VUOI FARE DOPO? TU COSA VUOI FARE DOPO? TU COSA VUOI FARE DOPO? TU COSA VUOI FARE DOPO? TU COSA VUOI FARE DOPO? TU COSA VUOI FARE DOPO? TU COSA VUOI FARE DOPO? TU COSA VUOI FARE DOPO? TU COSA VUOI FARE DOPO? TU COSA VUOI FARE DOPO? TU COSA VUOI FARE DOPO? TU COSA VUOI FARE DOPO? TU COSA VUOI FARE DOPO? TU COSA VUOI FARE DOPO? TU COSA VUOI FARE DOPO? TU COSA VUOI FARE DOPO? TU COSA VUOI FARE DOPO? TU COSA VUOI FARE DOPO? TU COSA VUOI FARE DOPO? TU COSA VUOI FARE DOPO? TU COSA VUOI FARE DOPO? TU COSA VUOI FARE DOPO? TU COSA VUOI FARE DOPO? TU COSA VUOI FARE DOPO? tu cosa vuoi fare dopo? TU COSA VUOI FARE DOPO? TU COSA VUOI FARE DOPO? TU COSA VUOI FARE DOPO? TU COSA VUOI FARE DOPO? TU COSA VUOI FARE DOPO? TU COSA VUOI FARE DOPO? TU COSA VUOI FARE DOPO? TU COSA VUOI FARE DOPO? TU COSA VUOI FARE DOPO? TU COSA VUOI FARE DOPO? TU COSA VUOI FARE DOPO? TU COSA VUOI FARE DOPO? TU COSA VUOI FARE DOPO? TU COSA VUOI FARE DOPO? TU COSA VUOI FARE DOPO? TU COSA VUOI FARE DOPO? TU COSA VUOI FARE DOPO? TU COSA VUOI FARE DOPO? TU COSA VUOI FARE DOPO? TU COSA VUOI FARE DOPO? TU COSA VUOI FARE DOPO? TU COSA VUOI FARE DOPO? TU COSA VUOI FARE DOPO? TU COSA VUOI FARE DOPO? TU COSA VUOI FARE DOPO? TU COSA VUOI FARE DOPO? TU COSA VUOI FARE DOPO? TU COSA VUOI FARE DOPO? TU COSA VUOI FARE DOPO? TU COSA VUOI FARE DOPO? TU COSA VUOI FARE DOPO? TU COSA VUOI FARE DOPO? TU COSA VUOI FARE DOPO? TU COSA VUOI FARE DOPO? TU COSA VUOI FARE DOPO? TU COSA VUOI FARE DOPO? TU COSA VUOI FARE DOPO? TU COSA VUOI FARE DOPO? TU COSA VUOI FARE DOPO? TU COSA VUOI FARE DOPO? </div>
NêZhttp://www.blogger.com/profile/17558549731449104257noreply@blogger.com8tag:blogger.com,1999:blog-7629976079752121757.post-2173748501518177252013-01-14T19:19:00.000+01:002013-01-14T19:19:00.517+01:00Tips for foreigners in Italy #1 - Cappuccino<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi15Grwj9wKghu3EwLO3MDE7RfoRJcrcUibuK0Wh4ZiLDIR8aVnZ8ZWFsJTWPqry7I8vm2gNWuh-jJj0io8M73WH50dXD4-7QYgzw_brghPVHKMwhFxFyWLTEwDuykjPDlFLWHyoIcZh5D9/s1600/Gradite-un-altro-cappuccino-a20704365.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><img border="0" height="226" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi15Grwj9wKghu3EwLO3MDE7RfoRJcrcUibuK0Wh4ZiLDIR8aVnZ8ZWFsJTWPqry7I8vm2gNWuh-jJj0io8M73WH50dXD4-7QYgzw_brghPVHKMwhFxFyWLTEwDuykjPDlFLWHyoIcZh5D9/s320/Gradite-un-altro-cappuccino-a20704365.jpg" width="320" /></span></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><a href="http://www.fotocommunity.it/pc/pc/display/20704365" target="_blank">© Martina Sandrini, </a><i><a href="http://www.fotocommunity.it/pc/pc/display/20704365" target="_blank">Un altro cappuccino?</a> </i></span></td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #990000; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">I usually write my posts in Italian, but this time I'll do it in English because I want my message to be as widely understandable as possible. It's just like the translation of the restaurant menu. You understand, you eat. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #990000; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">I adress to the foreign visitors of this blog and to the foreign visitors of my country (not that I think that this blog has many foreigners in its readers, but I'll do it just in case). </span><span style="color: #990000; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">So, this column's aim is to give </span><span style="color: #990000; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">tips for a better short or long cohabitation. It's made </span><span style="color: #990000; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">for those who are in Italy, planning to come, or have been and are now regretting their mistakes. It won't be a sterile complaint among Italians. It is just a way not to have a big sign on you that says <i>Foreigner</i>.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Yesterday I was talking to a friend of mine about a strange phenomenon we all notice. I'm referring to a simple foreigners' habit that has been upsetting Italians for decades. It happens when they see foreign tourists order cappuccino in the afternoon, in the evening or even - that's the worst thing of all - during a meal. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">So please, don't think that we drink cappuccino all day long: after 11 a.m. it is not culturally acceptable to have one (11 a.m. referring to a late breakfast). And don't you think that just by having a cappuccino anytime you're going through a path of cultural integration. Please order your cappuccino in the morning considering that CAPPUCCINO IS A BREAKFAST DRINK and nothing more. They'll serve it later if you ask, but everybody will probably think that that's ridiculous. The barman, the waiter, and even passers-by.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Tip: If you like the taste of milk and coffee, you can drink a <b>caffè macchiato</b> (coffee with a bit of milk). This, being a subtype of coffee, is accepted as a all-day beverage. And, of course, we also drink tea if you prefer. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">If you feel that the amount of caffeine in your body is reaching worrying levels, do ask for a "decaffeinato". Same taste, no caffeine (they say).</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Sincerely.</span></div>
NêZhttp://www.blogger.com/profile/17558549731449104257noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-7629976079752121757.post-27356631503393105922013-01-14T01:55:00.000+01:002013-01-14T01:55:39.065+01:00Avvertenza per il futuro<div style="text-align: justify;">
Bolle in pentola su questo spazio trito e ritrito una rubrica dal titolo "<b><span style="color: #990000;">Tips for foreigners in Italy</span></b>". Ho deciso di iniziare il 2013 con meno lamentele e più azioni. Tutto è partito da una chiacchierata di fronte a una piadina. Siccome chi mi conosce e/o legge i miei post da un po' sa quanto possa essere spietata con i turisti e gli stranieri in generale che si aggirano per le strade, nei negozi, per i bar, nei musei, una storia da odi et amo, ho preso in mano la situazione e pubblicherò dei suggerimenti per affrontare quotidianità culturali senza fare gaffes. Saranno direttamente rivolti a loro, così se per caso qualcuno ci incappa uomo avvisato. Poi uno è libero di farsi prendere in giro ugualmente. Magari non hanno avuto modo di informarsi. Anche se, per il bacino quasi nullo che tocca 'sto blog la cosa rimane perlopiù ideale ma non si sa mica mai. Insomma per farla breve ho scritto questo avviso perché i post della rubrica saranno in inglese così da rendere effettivo il fortuito intento. Mi sembrava giusto dirlo perché a me sarebbe venuto in mente un "Ma questa che fa?". Saranno poi graditissimi segnalazioni e suggerimenti, perché chi suggerisce ha bisogno di suggerimenti più degli altri.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
E poi sarei più grata che qualcuno mi desse consigli su come comportarmi che su quali monumenti andare a vedere, quando viaggio. Magari anch'io sbaglio e non lo so.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Sarà che vorrei viaggiare e invece so' zavorrata qui. Tant'è! Buenas noches muchachos!</div>
NêZhttp://www.blogger.com/profile/17558549731449104257noreply@blogger.com0