sabato 31 ottobre 2009

Gioco d'azzardo

Non so se rendo, ma sono già tre volte che gioco a Win for life! e ancora non ho vinto nulla.
Lo so, lo so: non dovrei scoraggiarmi, che non posso avere tutto subito, ma questo vuol dire che mi devo sbrigare con questi cazzo d'esami.
Per una volta che cerco una scappatoia, subito mi vengono messi i bastoni fra le ruote.


Mica farò la fine di Pupo?

giovedì 29 ottobre 2009

Ohne Titel

Buffo parlare di blog a cena (aperitivo...cos'era? C'era tanta pizza e tanta birra), è come scrivere di una cena su un blog.
Buonanotte a tutti
E mi sembra giusto lasciarvi così

Moniqua
Moniqua
Dopo 22 anni, adesso
Il diarista improvvisato
Ordina mucolitico in farmacia:
Tu quel giorno decidesti di andar via.
Moniqua

sabato 24 ottobre 2009

Basta poco che ce vo'

Com'era quel discorso sulla causa-effetto di qualche notte fa
Che io se mi pongo in un certo modo sono in grado di causare degli effetti, e col tempo le scremature con gli altri vengono da sé, se ho impostato correttamente le cause per gli effetti. Quindi grazie ad un processo naturale che parte innanzitutto da un lavoro su sé stessi si può ottenere un entourage perfetto, di persone sorridenti, propositive, tranquille e sincere proprio come te che ti sei posto in tale maniera

...E quando uno non ce la fa a far buon viso, se l'effetto lo confonde e la spinta interiore per creare la causa viene meno, si raggiunge comunque lo stato di TPC (Tranquillità-Positività-Cordialità)? Che detta così sembra una droga, e in effetti non è meno stupefacente
Io sono brava malgrado mi si tacci di malvagità, ma a diventare cogliona ci vuole un secondo

giovedì 22 ottobre 2009

Ma la ghenialità è nata insieme a me

Stavo pensando, no. Perché uno va in biblioteca e mica produce un prodotto, si mette a ragionare su quello che lo ha colpito. Ora a letteratura latina si fa questa analisi accurata dell'Anfitrione di Plauto, - che per fortuna oggi ha offerto scene esilaranti ricche di botte da orbi -, e insomma c'è la figura di questo servo, Sosia. Il professore non ha dovuto neanche precisare che l'accezione odierna del termine provenisse da questa commedia di oltre 2000 anni fa, e forse neanch'io avrei dovuto farlo ma l'ho appena fatto.
Sosia fa la parte del furbo, ma in realtà è cornuto e mazziato. Nasce schiavo, segue fedele il padrone che dà il nome alla commedia di cui fa parte, e quando i due tornano a casa dalla guerra si ritrovano Giove e Mercurio che hanno preso le loro sembianze, tutto questo affinché Giove possa fornicare con Alcmena, la moglie di Anfitrione, che già è incinta - quando tutto e quando niente.
E insomma. Prologo, poi prima scena, dio e schiavo faccia a faccia. Povero Sosia. Sosia è il sosia di sé stesso. È Mercurio che è il suo sosia, e gli dice che si è bevuto il cervello (Hic homo sanus non est.), che è pazzo perché Sosia è lui, e lo convince o meglio lo obbliga a mazzate a stare al suo posto. Roba da mettersi a piangere. Lui un'identità ce l'aveva, seppure da schiavo: ma il dio gli chiede di annullarla completamente, almeno finché non sarà completato l'obiettivo della messinscena che li ha portati sulla terra. Povero Sosia, non è lui il termine di paragone, è Mercurio, che gli assomiglia in tutto e per tutto, capelli, gambe, cicatrici sulla schiena, collo, mento, furbizia.
L'evoluzione del linguaggio nel tempo non gli ha reso giustizia. Sosia è diventato "qualcuno che somiglia in maniera impressionante a" grazie al dio, che si è presentato sulla scena uguale al servo e che ne assume momentaneamente anche il nome. Altrimenti lui non sarebbe somigliato mai proprio a nessuno.
Ecco, io sono contenta di aver saputo questa cosa, o di averla almeno dedotta, perché insomma diciamocela tutta, chi nasce sfigato pare che non brillerà mai di luce propria. Ma non per questo la luna è meno bella.

Momenti quotidiani ma non troppo



Sou o Camões de um Império extinto.

Firmato MALVAGIA




Life at Casa Culi®

venerdì 16 ottobre 2009

Je dirais orage


[…] Gardez-vous de vous croiser les bras en l'attitude stérile de spectateur, car la vie n'est pas un spectacle, car une mer de douleurs n'est pas un proscenium, car un homme qui crie n'est pas un ourse qui danse.

Guardatevi dall'incrociare le braccia nell'atteggiamento sterile dello spettatore, perché la vita non è uno spettacolo, perché un mare di dolori non è un proscenio, perché un essere umano che grida non è un orso che balla.

Aimé Césaire

giovedì 15 ottobre 2009

Ignari

Mi chiese "Signorina dov'è la Pannonia?" [La Pannocchia? Boh mi pareva fosse il luogo di insediamento dei Longobardi dopo il loro primo movimento migratorio.]
Risposi con la rincorsa "Beeeh...considerando che il popolo longobardo è originario della Scandinavia e che la Pannonia fu il primo luogo di insediamento durante la loro migrazione verso sud, direi che la Pannonia è qui". Il mio dito sulla cartina puntava un generico "SOTTO LA SCANDINAVIA". "No, signorina: la Pannonia è l'Ungheria."

Questa premessa aiuta la teoria che adesso esporrò.
D'accordo, vestigia longobarde sono state ritrovate in Ungheria, da cui si deduce che effettivamente vi si insediarono.
Gli Ungheresi, che si presentano col cognome e fanno il salame affumicato hanno deciso che la loro terra anticamente si chiamava Pannonia. O i Pannoni (che sembrano dei capannoni col caramello) hanno detto "No, noi domani si fa che ci si chiama Ungheresi". O anche attraverso procedimenti più delicati e complessi, ma non è questo il punto.
I LONGOBARDI! I Longobardi non avevano la minima idea di dove fossero! Cercavano solo di trovare un po' di sole che in quelle terre diacce stavano rincoglionendo!
Secoli dopo hanno detto "Qui signori sono passati i Longobardi". E quindi? Loro lo sapevano? E io sono costretta a sapere dove sia la Pannonia?



sabato 10 ottobre 2009

Alice was beginning to get very tired


Vediamo se ve ne importa qualcosa. A ringraziamento di un regalo che mi ha portato a lidi antichi, oggi si parla di...

LEWIS CARROLL

Chi è quest'uomo? Cosa spinge le umane menti a interessarsi alla sua attività professionale e personale del tutto particolare?
È possibile, in definitiva, unire fantasia, matematica, logica, simpatia affettiva spinta verso le bambine?
E soprattutto... la quarta caratteristica scaturisce dalle prime tre?
(Che detta così fa tanto Rieducational Channel e verrebbe da rispondere È gli Zozzi - ma questa è un'altra storia che un giorno narrerò)
Quest'uomo (vero nome: Charles Lutwidge Dodgson) era un pastore appassionato di matematica con amiche molto giovani.
Vi è mai capitato di leggere i suoi libri? Nel cartone della Disney, ça va sans dire, non scaturisce la cupezza che si evince nell'approcciarsi a favole tanto ben strutturate, dalle note scure nonostante il tripudio di personaggi e situazioni. Cos'altro aspettarsi da un professore di logica che fotografava bambine?
Carroll impastava neologismi e nonsense con regole fisiche e matematiche molto precise, ed una lontana tesina su di lui mi fa riaffiorare alla mente alcuni sfocati esempi. E qui viene la parte meglio argomentata del post. In tutta l'avventura ci sono continui riferimenti alle scienze. Quando Alice cade nel buco che la porterà nel Paese delle Meraviglie nonostante la tenera età e la pericolosità dell'avvenimento la bimba a voce alta cerca di calcolare dove si trovi:

Down, down, down. Would the fall never come to an end? "I wonder how many miles I've fallen by this time?" she said aloud. "I must be getting somewhere near the centre of the earth. Let me see: that would be four thousand miles down, I think-" (for, you see, Alice had learnt several things of this sort in her lessons in the school-room, and though this was not a very good opportunity for showing off her knowledge, as there was no one to listen to her, still it was good practice to say it over) "-- yes that's about the right distance -- but then I wonder what Latitude or Longitude I've got to?" (Alice had not the slightest idea what Latitude was, or Longitude either, but she thought they were nice grand words to say.)
O ancora troviamo anche la chimica in Through The Looking Glass e What Alice Found There, dove, quando Alice beve il latte, nel mondo al contrario succede qualcosa che ha a che fare con i componenti della bevanda che io ovviamente non vi so spiegare perché non sono Lewis Carroll e al compito di chimica mi scrivevo le formule sulle scarpe ma, voi, cari ovattatori, vi fidate se ve lo dico. Ancora, il gioco degli scacchi e la logica scende in campo con mosse sicure e sensate, ma spietato, Alice rischia di perdere la vita.
Già me lo vedo, quel puritano in gita in barca mentre racconta la favola ad Alice Liddel da cui poi, anni e anni dopo, ne è derivato un cartone animato. Questo, per essere esportato in Italia, è stato doppiato fin nella più picciol nota da musical disnegliano: grazie a quella gita infatti quando è il compleanno di qualcuno dopo che gli fai gli auguri ti canticchi simpaticamente anche Un buon non compleanno a me a me. Come si dice, dal produttore al consumatore
Quello che mi chiedo è: ma i genitori della pargola nel frattempo erano in trasferta a San Patrignano oppure peccarono semplicemente di permissività? Io la mi' figliola da sola con quello lì non ce la lascerei. Non è che lui le faceva ripetizioni di matematica?

Quest'uomo, in definitiva, usava le favole come arma seduttiva. Senza i conigli, è una norma applicabile tutt'oggi anche ad altre fasce d'età. Però che schifo.

P.s.: un ringraziamento speciale anche a Crispino, l'animale nato per fare il Crispino.

Ora me lo date il Nobel pure a me?

© Charles Lutwidge Dodgson ritratto da Oscar Gustav Rejlander, 28 marzo 1863 (Collezione Gernsheim, Harry Ransom Humanities Research Center, Università del Texas, Austin)

lunedì 5 ottobre 2009

Fuori dal finestrino dell'autobus






Terra mia
Possiamo darci del tu?
Sono riuscita a prenderti
Accartocciando strade, case, boschi
Lasciando motorini e gambe penzoloni
A fare da grumi
Adesso ti spargo
Qua
Là, a granelli
Ti spolvero sulla crosta terrestre
Come zucchero a velo nuda
Ti riconosci?
Sei diversa solo in sostanza
Sono io che adesso sono gigante
Potrei tramortirti con uno schiaffo

venerdì 2 ottobre 2009

Quadro clinico

Presenta allergie al nichel, al profumo, al Limonene, Linalool, Citronellol, Geraniol, alla quasi totalità dei suoi parenti, alle visite senza preavviso, alla Fiat Panda senza autoradio.
Consigliato controllo specialistico per trovare la causa della sua decrescente voglia di studiare.
La pazienta sbruffa spesso, vuol essere lasciata in pace, si lamenta che lavora e nei giorni di libertà non sa che fare.
Rilevato un corpo estraneo nell'emisfero destro del cervello, richiesti accertamenti.
Ultimamente dà dell'imbecille troppo spesso a chi gli capiti a tiro, purché non stia all'ascolto.
Si lascia illudere facilmente.
Si presume l'avvenuto contagio di sghighese, malgrado a volte i sintomi siano contraddittori.
Più verosimilmente è affetta da coglionite acuta.
Consigliata terapia a base di vitamine, sali minerali, olii essenziali.