venerdì 13 aprile 2012

Un gen ih-oh

Jeri sera per caso ho scoperto questo fatto.
Che c'è questo quadro
Joachim-Raphaël Boronali, Coucher de soleil sur l'Adriatique
dipinto nel 1910, di un certo Joachim-Rapaël Boronali. Il quadro fu esposto al Salon des Indépendents a Parigi nello stesso anno, e, grazie anche al fatto che il pittore avesse accluso il "Manifesto dell'Eccessivismo", l'opera fu anche dibattuta e criticata, come sempre si addice in queste occasioni. Boronali afferma che, traduco, "l'eccesso in tutto è una forza", che bisogna "calpestare le infami quotidianità". Il manifesto è risaputo, è il curriculum di un movimento che cerca lavoro e tutti lì Ah allora ok. Che facevi, ti presentavi a mani vuote? E noi si sa bene! Ma non è questo il punto, il punto è: 

BORONALI=ALIBORON=L'ÂNE DE BURIDAN
 
Ancora nnavete capito come finisce?
L'autore del quadro è l'asino (dal nome "Lolo") dell'allora proprietario del Lapin Agile. Lo scrittore Dorgelès con due amici aveva fatto uno scherzo a tutti quanti, attaccando un pennello alla coda di Lolo, per poi trovare un bello pseudonimo apigliapelculo. Pseudonimo giustificato dal fittizio dato biografico che Boronali fosse nato a Genova. Che dire! 7 anni prima di Dada e quelli se la tiravano pure. Suona anche un po' alla busti di Modigliani a Livorno.
Questa ad ogni modo, per quanto ne ho sentito (con tutta l'ignoranza che ci posso ave') è la prima della fila del ciclo "Vivoinculocritici".

Lolo e il suo padrone

6 commenti:

Zio Scriba ha detto...

Tutto geniale, compreso il tuo titolo... :-))

NêZ ha detto...

Eheh grazie Zio, lusingatissima. Avrei tanto voluto assistere all'evento in prima persona (ovviamente facendo parte delle simpatiche canaglie che hanno presentato il quadro), per non ridere ai "Sì i colori effettivamente hanno una carica eccessiva che distrugge l'osservatore nel suo intimo"

Lorenzo ha detto...

L'arte è quella cosa inutile di cui gli uomini hanno assolutamente bisogno.

NêZ ha detto...

Per fortuna anche la presa in giro è inestirpabile nella natura umana; perché ci sono certi bisogni che alla lunga logorano.
Benvenuto Lorenzo!

il monticiano ha detto...

Ho sentito parlare spesso dell'asino di Buridano ma la vera storia me l'hai fatta conoscere te e pertanto ti ringrazio molto.

ps. Grazie per i tuoi gentili e generosi commenti ai miei post.
aldo.

NêZ ha detto...

Aldo, ma grazie a te! I tuoi post so' come sempre gajardi (se mi permetti. La virtualità fa entrare in una presa di confidenze impossibile altrove)!
Bonne soirée dalla costa mediterranea!