Mi è stato chiesto di tornare a scrivere, e torno a scrivere scrivendo del fatto che mi sia stato chiesto di tornare a scrivere. Quante bozze ho da parte, ma mi accorgo sempre che sono cose che in realtà non voglio pubblicare perché sarebbe un controsenso, parole che scrivo per me e basta (se già tutto ciò che schiaffo qui non fosse abbastanza autoreferenziale). Questo blog non è mai stato a proposito della mia vita intesa come fatti appartenenti al mondo quantificabile, anche perché la vita quantificabile mi ha sempre messo un po' di ansia... ma in definitiva nei momenti frenetici e di schematizzazione, organizzazione (e successo), rinsavisco sempre un po'. Ho assisito alla rinascita dell'umore, in qualche senso sono evoluta ringiovanendo.
Per ora... dico che le cose vanno per il verso giusto, poi tornerà la bonaccia, un giorno.
La Camarde qui ne m'a jamais pardonné d'avoir semé des fleurs dans les trous de son nez me poursuit d'un zèle imbécile...
Pauvres rois pharaons, pauvre Napoléon, pauvres grands disparus gisant au Panthéon, pauvres cendres de conséquence... Vous envierez un peu l'éternel estivant qui fait du pédalo sur la vague en rêvant, qui passe sa mort en vacances.
(Georges Brassens, Supplique pour être interré à la plage de Sète, 1966 )
4 commenti:
Questa è la mia canzone preferita di Brassens.
qui nel nostro laboratorio tutti i computer hanno dei nomi, la maggior parte di cantanti francofoni a quanto pare
ce n'è uno che si chiama brassens
Approfitta del vento favorevole...VAI!
Un bacio =)
Per stealthisnick: Usa quello, allora! :)
Per Aldievel: Vi mando un po' di brezza al Linajolo! Poi quando torno vi vengo a vedere giocare a basket.
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