martedì 3 agosto 2010

Todesfuge

Creerò suspense:
Zin 
zin 
zin 
zin 


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AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH! 
Mi presento, 1m67, naso in bianco e nero, laurea spero per ora triennale in lingue, nel tempo libero assassina onirica.


Sono basita, spaventata, delusa, ma anche devo dire compiaciuta, lusingata, ecc. ecc.
Perché, sembrerà strano, ma appajo continuamente nei sogni dei miei amici in veste di assassina.
Psycho, A. Hitchcock, 1960
Tutto è cominciato quando più di una notte sono apparsa, con occhi sadici e coltello al seguito - e poi un'altra notte ho anche strangolato se non ricordo male - nei sogni di una stessa persona che mi ha detto esser rimasta molto male perché la uccidevo; qualche giorno fa è saltato fuori che un'altra mi aveva sognata uccidere un nostro amico e - attenzione - mi ero sbarazzata del cadavere gettando i poveri resti nelle fogne! (Io che, figurati, non farei male a una Москвa, che al massimo ti tiro una frecciata e finisce lì). E tutto questo senza che le persone coinvolte si fossero consultate, potendo così influenzare a vicenda la propria attività onirica. La coincidenza inquietante è stata una telefonata col racconto di questo sogno in seguito ad una cena in cui l'argomento principale della conversazione era stato:


"Film e libri dell'orrore: quanto è business, quanto è perversione degli autori? Chi può seriamente occuparsi di questi argomenti andando a scavare ciò che più spaventa?"


Mi sono detta che era giunta l'ora di dare anche sommariamente un'interpretazione al fenomeno.

A proposito di sognare la morte, ho trovato girando qua e là alcune teorie e studii anche di dubbia provenienza, che forse a tratti sono un po' spicci, ma, insomma, vertevano più o meno tutte nello stesso senso. Accontentiamoci di quel che passa il convento, cito uno stralcio riassuntivo:
"Sognare la morte non rappresenta una premonizione ma un’evoluzione psicologica della persona che sogna, una trasformazione in corso. Qualsiasi visione evocante la morte è indicativa di grande trasformazione della propria esistenza. Sognare la morte significa la soluzione dei propri problemi, una guarigione oppure fonte di fortuna. Sognare, per esempio la propria morte simboleggia una grande trasformazione positiva e lascerà il passato dietro di lei."
[da Roma Explorer]
Mi sono detta che in fondo essere l'artefice di un cambiamento positivo, e il simbolo della fonte di fortuna della gente è un privilegio non da poco. Che rasenta la sfiga, ovviamente.
Grazie a tutti.

Il punto è: perché i miei amici sognano sempre me e non qualcun altro? È vero che sono sempre di appoggio per ognuno indistintamente - se mi gira -, che dò sorrisi e consigli, che calmo gli animi il più delle volte e non chiedo niente in cambio, o almeno così mi pare, ma sai, anche il compito di ammazzare nei sogni degli altri per fare qualcosa di buono, questo, perdio! no. 
Volevo dire, la prossima volta optate per un suicidio; e il mio politically scorrect in questa affermazione è così grande, che è piccolo in realtà perché l'argomento è abusato - quindi è una cacatina nell'universo delle idee -, ma anche per via della gag stessa del politically scorrect, perfavore.


Poi sai, dopo che abbiamo parlato di queste apparizioni da serial killer nei sogni mi hanno anche detto: 
Tu sei calma, equilibrata... Poi sotto sotto sei proprio una stronza. Esciopiacere.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

e dopo le turpitudini che hai confessato due dì poscia, diresti tuttavia che "non farei male a una Москвa"?

'gniffo

NêZ ha detto...

Mi sa che quando faccio del male lo dimentico. Non sarà una buona scusa lo ammetto. Mi sento buona senza rendermi conto della realtà, forse.

Anonimo ha detto...

volevo mica accusare, eh, la mia era solo una constatazione bonaria (amichevole?).
bella ammissione comunque, la tua, e molto onesta. credo che accomuni un po' tutti, sotto sotto.

NêZ ha detto...

Questo CID delle confessioni mi rallegra!!

Grazie per visitare e commentare; la gente perlopiù si vergogna a farlo.