domenica 11 luglio 2010

Que hasta en su muerte la fue llamando

Jean-Jacques Rousseau: coraggioso scrittore e abbandonatore di figli, combatteva contro il complotto dei suoi nemici immaginari confessando a tutti che gli piaceva esser sculacciato
Ma chi lo spingeva a giustificarsi in 774 pagine? Non poteva fare un riassunto? 
Io devo vivere la mia vita. *

Le Confessioni, riassunto dalle note drammatiche:

Rousseau nasce e vive 49 anni, in questo tempo fa di tutto un po': magna, beve, c'è chi gli sta simpatico, chi no. Incontra una, pure un po' ceppa, ci fa 5 figlioli, poi li abbandonano. Fa il filosofo, scrive di politica, di educazione, tanto stava in campagna a annusar pervinche.
Poi all'improvviso in Francia, in Svizzera, a Poggibonsi, gli bruciano le opere. Jean-Jacques fugge un po' qua e un po' là, si ferma in vari ostelli della gioventù mentre è in fuga. Ci mancava l'infezione alla vescica. Si veste da armeno, tunica per far prima al bagno e cappello di pelo per ornamento. La compagna lo segue trafelata.
Passano altri 3 anni, esce un pamphlet: Voltaire lo sputtana pur restando nell'anonimato. Trattato dell'educazione un corno! Abbandoni 5 figlioli? Ma noi ti facciamo fare una brutta fine. Che tanto già è tutta la vita che ti nascondi e vai in campagna a fare il campagnolo e noi qui a Parigi a fare i salamalecchi.
Paura!
Scrivo le mie Confessioni, tanto col successo che ho avuto 'sti anni fra romanzi epistolari e trattati vari l'editore olandese voleva scrivessi la storia della mia vita, che alle signore parigine gli è tanto garbato La Nouvelle Héloïse. Così prendo due piccioni con una fava: la fava sono io, i due piccioni devo ancora scoprirlo, ma sono sicuro che presto mi beccheranno, se non l'hanno già fatto.
Allora fo così, scrivo le confessioni, confesso, mi perdonano e siamo tutti amici come prima.
Ok?
Poi 14 anni dopo muore.
Escono le Confessioni e chi s'è visto s'è visto.


Cucurrucucu Paloma - Lola Beltran

* Giuro che questa è l'ultima volta che scrivo di lui. Giuro.

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