mercoledì 18 dicembre 2013

Conversazioni telefoniche origliate

"Oooh... pronto
Sei ancora a letto? No e siamo qui a Siena... no macché alla fine gni ho preso il coso... il tablets  quello quello bianco si 'iama tipo Gàlazzi so' una semplice come si 'iama
Lì da Trony e c'è l'offerta, centonovantanove euro nzomma me la so' cavata 'on po'o
No, un c'è la simme e va co' internette
Almeno io ho capito 'osì almeno mi si 'ollega anche lì a casa tua inzomma basta ci sia interne
Eh no ancora qualche giorno dura
No scusa m'aveva hiesto questo, il telefono la pleistescion due... no ma fammi 'api'! Quante 'ose vòi?? No unnè un telefono è un tabless!
Ma te piuttosto scusa il telefono un l'accendi mai? Ti 'iamo mi fa sempre Vodafo, Vodafo..."

3 commenti:

Zio Scriba ha detto...

Vorrei che fosse inventata per poter dire che è spassosa, ma temo tanto che sia vera... :)

Zio Scriba ha detto...

p.s.
Oggi un articolo culturale mi ha definitivamente aperto gli occhi. E chiuso lo stomaco. Si parlava del successo tardivo (e quasi solo europeo) di un vecchio romanzo americano. Le cifre: 80mila copie in italiA. 200mila copie in Olanda. Se si considera che gli olandesi sono poco più numerosi degli abitanti di Gallarate… (Ma di sicuro gli italioti li sopravanzeranno nella classifica degli acquisti di tablets, telefonuzzi e videogiochi del cazzo).
L’avvilimento è duplice, perché le cifre di questi giorni non dicono soltanto che gli italioti leggono poco. Dicono soprattutto che leggono male. Pare infatti che un famoso deejay che scrive banalità ritrite sia già arrivato a 550mila copie… :-(

NêZ ha detto...

Purtroppo è una telefonata vera. La scelta del linguaggio usato e la scelta del regalo per il figlio vanno ovviamente di pari passo, e si collegano direttamente al tuo discorso, e la tristezza mi assale.