Domenica col mi' babbo siamo andati a votare alle primarie. Io sono uscita di casa quasi in tuta, lui invece per andare in paese a fare la croce s'è fatto la doccia, s'è rasato. Perché è un grande conoscitore delle dinamiche di paese, pur non partecipandovi.
Come antefatto c'è da dire che viviamo nella campagna di un minuscolo comune, dove tutti si conoscono ed è difficile farsi i fatti propri. E ovviamente tutti sono curiosi degli altri e altrettanto gelosi delle proprie intimità.
Insomma, usciti dalla macchina il mi' babbo mi fa "Oh, se si incontra qualcuno non gli diciamo cosa stiamo facendo!" (come se non sapessero tutti come la pensiamo, né che si intuisse cosa ci portasse a percorrere certe vie). E io gli ho detto "Ma chi si deve incontrare scusa? Non c'è anima viva!" in effetti le vie erano sgombre, diacce e pelate. Poi, valicata la porta principale del paese e dirigendoci al seggio, in 100 metri che c'erano da fare il mi' babbo s'è fermato a salutare 4 omíni materializzati all'improvviso, e l'ultimo gli fa "T., dove andate??" e lui "Eh, si va in giù!" "Ah, andate in giù!" "Eh sì, si va in giù, hai visto? Allora ciao eh!". Appena voltato l'angolo mi ha detto che quello appena incontrato non vota da 7 anni e poi si lamenta dei politici.
2 commenti:
Bel post. Anche se, per vari motivi, domenica non sono andata a votare alle primarie,"libertà è partecipazione", come diceva Gaber. Ciao.
Grazie Mari (che poi sembra un soprannome di nome)! Vediamo chi incontriamo alle secondarie domenica prossima, magari spiffereremo i nostri intenti ai compaesani, chissà... :)
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