"Ecch' i' tema! Pole la donna permettisi di pareggiare coll'omo? No."
propongo un nuovo dibattito, scaturito dai chiacchiericci degli ultimi giorni:
"Ecch' i' tema! Pole i' gatto permettisi di pareggiare co' i' cane? No."
Senza accostare il cane all'uomo e il gatto alla donna. Solo che, siccome a quanto s'è visto il mondo di chi non ha disgrazie a cui pensare si divide in due categorie, chi tifa per il cane e chi per il gatto, vorrei soffermarmi ad analizzare le motivazioni di questi due schieramenti, senza avere pregiudizi per chi preferisce una cosa e chi un'altra. Però il cane è meglio del gatto.
Avevo un cane, ormai diverso tempo fa, che si chiamava Boby, pace all'anima sua. Era un canino tranquilla (era femmina, ci siamo sbagliati all'inizio ma ormai aveva il nome da maschio), gli occhi tristi e dei baffetti sotto il naso. Era nera e con gli anni le erano venute delle striature rossicce. Era coscienziosa, anche se ha finito i suoi giorni perché l'hanno investita, e non sapeva stare al guinzaglio. Ricordo ancora che a scuola durante le ore di lingue straniere, quando imparavo a descrivere me stessa, precisavo di avere un cane. Boby abbajava poco, voleva più bene al mi' babbo che a me (ma solo perché si vedevano più spesso), nonostante avessi composto per lei un motivetto che le fischiavo. Mi si strinse il cuore quando seppi che era finita sotto una macchina. Boby non era certo il cane umanizzato, era più che altro una presenza intorno casa, e non era il tipo che si mette accanto alla sedia a elemosinare bocconi o che va a prendere il frisbee, (e come biasimarla) ma fu un grosso lutto ugualmente, per tutta la famiglia. Ricordo che da cucciola mordeva la scopa e camminava tipo un soldatino. Poi, quando vedeva qualcuno a cui voleva bene, si rizzava sulle due zampe posteriori e si inarcava, rimaneva così all'indietro per una manciata di secondi finché non abbandonava le mani canine sulle gambe del nuovo arrivato. Se poi si andava a salutarla in più di uno, lei rimaneva in equilibrio su due zampe e girava la testa, non sapendo a chi fare le feste per primo. Una volta d'estate, minorenne (si può dire?), andai a piedi alla fermata dell'autobus, direzione piscina. Abito in campagna e la colonnina è sul bordo di una statale. Boby mi seguì e io piangevo perché non riuscivo a farle fare marcia indietro. Passavano camion e macchine in quantità e lei se ne stava lì, a sfidare la morte pur di stare ancora un po' di più con me. Ora mi dico: se Boby fosse stata un gatto questo non l'avrebbe fatto di certo. Mai. Magari avrebbe gioito per essersi sbolognata momentaneamente di una dei suoi sudditi, per poter cacciare in santa pace.
I gatti sono bellini, sono morbidi e simpatici ma sono delle gran teste di cazzo. La cosa che più mi fa arrabbiare dei felini domestici sono le loro manie di grandezza: nel loro capo loro sono i padroni, cos'è, padroni dei giganti? Jersera ho sollevato di peso la gatta della mia amica-vicina-di-casa perché stava per salire sul tavolo, e vedeste come l'ha presa male! Avrà studiato un piano per uccidermi, tanto sai, le stavo già parecchio simpatica di mio (saluto Katia caramente). Insomma, quel che non sopporto dei gatti è che sono simpatici solo quando vogliono loro. Si riscattano solo quando gli fa più comodo, e fanno perno sull'affetto del padrone che li trova carini e simpatici a prescindere dal loro comportamento. I cani invece! I cani! Cani! Sono degli ex lupi redenti. Loro conoscono la loro condizione, sanno di dover fare affidamento su di te e ti rispettano comunque. I cani hanno i denti, alcuni il morso potente eppure non mordono mai (salvo sporadici casi di cani impazziti, ma non stiamo a cercare il pelo nel cane), i gatti oh, alla prima ti sgozzerebbero. Ma che è?! Forse ho avuto solo esperienze sbagliate?
Con questa premessa apro ufficialmente il sondaggio e vi chiedo:
Pole i' gatto permettisi di pareggiare co' i' cane?
Ciò non toglie che prima o poi mi prenderò un gatto, quando sarò più freddolosa.