È con immenso piacere che vengo qui ad annunciare che dopo quasi quattro lunghi mesi FINALMENTE ho finito di leggere l'eptalogia di Hewlett Packard. No: non sperate che smetta di parlarne. Sie, troppo facile. Sono così propensa alle ossessioni che ci vorrà del tempo, e dovrete avere pazienza.

Ma volevo allegare anche un simpatico aneddoto degli ultimi due giorni.
Come molti di voi sapranno, ho condiviso la lettura potteriana con mio padre, il quale si è appassionato quanto me alla storia del maghetto, al suo coraggio e alle sue sfighe. Ma cosa non fa l'insonnia! Jeri verso le cinque e mezza del mattino qualcosa mi ha svegliato. Tutto era bujo intorno, tranne una piccola luce concentrata. Ho pensato "Cazzo, un ladro!". Poi questi ha parlato: "Sono io!" - Il mi' babbo con la torcia. "Dov'è???" "Che cosa, babbo" "Niente, l'ho trovato". E mi ha così sottratto la copia che avevo lasciato sul comodino (credo che ci siamo lasciati trasportare dalla narrazione, manco fosse un cimelio protetto da un basilisco a tre teste). Poi mi alzo alla mia ora, tutto regolare, lo incontro in cucina e gli chiedo se per caso mi fossi solo immaginata l'incursione in camera. Lui ha accennato un sorrisetto compiaciuto e mi dice "Sì. Dopo che la tu' mamma s'è alzata non sono riuscito più a dormire".

Stamattina ho aperto gli occhi e ho visto il comodino vuoto, ho pensato Maremma quello sarà venuto a rubarlo anche stanotte?! Poi un guizzo di lucidità mi ha fatto ricordare che l'avevo messo via la sera prima, che era logico non fosse lì. Accendo la luce - la libreria ospitava un buco che avrebbe potuto contenere circa 697 pagine, accanto a un certo Harry Potter e il Principe Mezzosangue. E poi uno si chiede ancora cosa ci trovi.
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