Tendenzialmente sono anche abbastanza animalista, ma è d'uopo denunciare un gallo di qualcuno del vicinato (ho scoperto jeri di chi fosse) che dopo svariati mesi non ha ancora imparato a cantare e lo fa in orari che non dovrebbero competergli.
All'inizio la cosa mi ha anche intenerito, ho pensato a questo polletto che sta cercando sé stesso e che adulteggia prima del tempo, che con grida stentate cerca di trovare il proprio posto nel pollajo. Ma ora no: questi pensieri li ho avuti ad aprile e siamo quasi a settembre e non è cambiata proprio una cippa.
Ora avete presente il gallo come fa no?
Chicchirichì! Che poi tradotto fa tipo Ehieheihehhheeh!!!
Lui ha una tonalità discendente, Ehieheihehhheeh!!!
Ecco, rileggendo mentre scrivo mi fa anche un po' ridere stare qua a disquisire circa la qualità del verso del gallo, ma giuro che se non fosse fastidioso non mi avrebbe minimamente colpito. Poi no, fosse un bel canto che ti dà la carica, no! lo fa a sproposito e in maniera sgraziata, alla stregua di certa gente.
Jeri mi è stato svelato l'arcano, canta a tutte le ore perché dove vive c'è una lampadina sempre accesa (sarà per i pulcini senza chioccia? Mah; non vorrei tenessero una coltivazione di dubbia legalità), lui la guarda e improvvisamente pensa "Cazzo, è l'alba!" prendendo lucciole per lanterne, e allora giù Ehieheihehhheeh!!! ma io dico anche una trentina di volte in un pomeriggio.
Non lo sopporto più, se non gli tirano il collo loro mi armo di pazienza, me 'mbriaco perché me fa 'mpressione e ci vado io!!
Chicken, run.
2 commenti:
Mi viene in mente quella del pappagallo che faceva le uova quadrate: da bravo pappagallo sapeva anche parlare, ma l'unica parola che ripeteva era: «AHI!».
Certo che dev'essere proprio snervante, questo fanq-gallo: hai tutta la mia solidarietà. Ciao.
Chissà magari anche lui è convinto di deporre... ciao! :)
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