Una volta era così: s’era ragazzi.
Con uno slancio di impellenza commemorativa aprimmo un blog che ci rappresentasse, che rappresentasse chi pensavamo di essere e cosa ci stupiva e forgiammo nuovi aggettivi ché quelli che c’erano non bastavano. Adesso pare che gli aggettivi siano finiti, siamo finiti tutti alla deriva, come collettivo (che non è che abbiamo iniziato a drogarci), e il silenzio senza un ding lascia con un grande Mah!. Pazienza? Tanta ne abbiamo avuta, mansuetudine e malvagità. Evidentemente qualcosa è cambiato. A quanto pare, solo un diamante è per sempre, e se lo perdi è come se non esistesse più, lo stesso. Tanto si può dire e si può aspettare la sua rinascita seduti guardando l’ora, ma si sa che non sarà mai più uguale a prima. Tanto si può dire, che io non conosco il futuro nemmeno se sento a Paolo Fox, ma conosco il passato e conosco il presente e in data odierna 11 luglio 2011 il Ding non esiste, è morto, e credo che non ne verranno celebrati i funerali perché sembra per il momento che sia l'unica a manifestarne il decesso
Non oggi, oggi di triangoli non se ne suonano più
Apro quella pagina e la vedo come un monumento,
un omaggio alla memoria