domenica 1 febbraio 2009

Vicolo cieco

Il linguaggio è inefficace. 
Portare argomentazioni, ed avere l'impressione che gli altri recepiscano il contrario di quello si voleva esprimere. 
Oppure per mantere una certa coerenza sostenere un'idea che finisce in un vicolo cieco, e pur di conservare la falsa linea che gli altri pensano si sia adottata, cercare motivi estemporanei a favore della propria opinione, a cui in un ragionamento precedente, solitario e non formalizzato non si aveva nemmeno fatto caso.  Alla fine tacere, per non mentire a sé stessi, e restare ad ascoltare.
Non soccombere anche se mentalmente si è trovato decisamente convincente una tesi avversa. Lasciare la discussione alzandosi perché è tardi e non perché si sia giunti ad un accordo, e dirsi che in fondo la ragione ce l'ho io, perché il punto di vista è mio e la mia verità è questa, e la mia verità se non l'ho espressa col linguaggio perché inefficace tant pis. Mi dovrebbe bastare. 
Non capisco più se anch'io travisi ciò che gli altri avevano travisato oppure se travisi me stessa direttamente. Da soli, fila tutto più liscio.

La dichiaro confusa

Però! Il vino in compagnia è impagabile.

Nessun commento: