La Grande Plage |
Dopo aver cambiato spiaggia perché il Mistral buttava sassate di sabbia, è passato un omino coi baffi e i pantaloni a vita alta mimetici, sopraelevato mentre ero nella scogliera e mi fa:
Idem, G.P. |
- "Elle est bonne"? Indicando il mare. Io ho risposto: - "Bonjour!". Ho pensato che in italiano non esiste un aggettivo per dire che l'acqua è "buona", nel senso che fa piacere sguazzarvici.
Plage de Saint-Jean |
O sì? Perché se vogliamo dire qualcosa dell'acqua del mare, in caso di bagno diciamo solo che è calda o fredda, pulita o sporca? E se a uno gli garba fare il bagno nell'acqua sudicia? Manca la bontà come positività assoluta.
Idem, St-J. |
La stagione dà il meglio di sé, mi scuso che non scrivo da più di un mese, e quando è così il confine fra l'essere molto impegnati e il non succedere un cazzo è molto labile.
Qui invece è Beverly Hills |
In allegato, alcune simpatiche testimonianze fotografiche del dì.
4 commenti:
Bellissima la domanda sull'acqua in francese. Da noi di solito si usa il banalissimo "com'è l'acqua?", al che salta sempre fuori qualche geniale spiritosone che risponde "bagnata"... :)
È vero, e sono gli stessi che rispondono al "Che ore sono?" con "L'ora di ieri a quest'ora"!! Ciao Zio!!
Sono foto scattate da te quelle belle immagini di luoghi da sogno?
Un caro saluto,
aldo.
ps. allora non sono il solo a provare dispiacere per qualcosa che manca oppure è rovinata. Specialmente se fatta con le proprie mani.
Sì le foto sono state scattate col cellulare l'altro giorno a La Ciotat nei miei maldestri tentativi di fare il tipo da spiaggia...
È normale, la mancanza spiazza, se fatta con le proprie mani, spezza.
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