lunedì 26 marzo 2012

Notizie flash

Meglio!
M'ha detto la mi' mamma che nel mio paese pare abbiano individuato dei piccioni con l'aviaria.
Secondo me è più probabile la presenza di avi con la piccionaja.

venerdì 23 marzo 2012

Viele Grüße aus Deutschland

Mi è rivenuto in mente ora in terrazza questo episodio delle vacanze scorse rammentato ieri sera e mi sono detta ma sì, scriviamoci un post.

Angry BirdsOstello della città più brutta della Germania. Lui e  Lei, "Don't worry, nobody's going to come tonight nor tomorrow in your room!", dopo un lauto pasto acquistato al Lidl dietro il luogo dell'alloggio, un afrore di salame come se fosse la Macelleria Bruschi, fuori dalla finestra sul davanzale i seguenti articoli: yogurt da bere bianco, salame avanzato, succo d'arancia, due mele. Due bottiglie di birra vuote nel cestino. Attorno al tavolo della camerata, come davanti al focolare, i due giocano a Angry Birds istallato nel cellulare di Lei. Calma totale: nessun passante dalla finestra, anche perché la visuale dà su un palazzo forse coi lavori in corso. La situazione è di occupazione dello spazio, hanno usato tutti i letti della camera per fare un pisolino, che tanto nella città più brutta della Germania non c'è nulla da vedere. Sparando un'uccello di quelli che covano uova-bomba, si sente un movimento dietro la porta. Lei urla in italiano "Oddiooo che è?? Chi èè???" ricordando bene le parole della receptionist e prendendole per dogma. Entra una bionda, loro le dicono "Bonsoir! - Salut" in francese, non capendo più manco dove fossero. Quella risponde in tedesco e dice, ciao, sono in camera qui e li trova così, in un modo in cui non si ricevono gli ospiti. Lei si scusa in inglese per il puzzo di salame, le dice che non sapeva che qualcuno venisse e così si sono un po' allargati, anzi, per stabilire un po' di empatia scusante le mostra il frigo che hanno costruito sul davanzale della finestra. La bionda di lì a poco dice di chiamarsi Tatiana, che è russa ma vive in Germania da tempo immemore. Non ha mai visto la città più brutta della Germania, dice che è venuta a fare il Master lì e che ha già un appartamento ma aspetta che gli si liberi la camera. Dice di venire da una bella città della Germania. Lui le chiede se sappia parlare tedesco e se abbia bisogno del tavolo, Lei gli fa presente in italiano che quando è entrata ha parlato in tedesco. I due decidono, bestemmiando a denti stretti, di andare a passare la serata accanto alla reception, causa stanchezza e delusione delle aspettative e speranza nell'indomani, dopo aver sgombrato un po' lo spazio. Anzi non contenti le dicono "Bye! We go downstairs to play Angry Birds! Do you kow it?". Tatiana dice che conosce Angry Birds e fa una risatina. Scendendo le scale i due commentano l'accaduto come se la bionda fosse un'importuna che li aveva stanati. Arrivati giù dove ci sono i divani, c'è gente coi computer o che guarda la tv. I due per amor proprio decidono di giocare nell'ordine con dei veri giochi a: Forza 4, Dama, Scacchi. Lei vince solo a Forza 4, a scacchi è andata a monte ma era in svantaggio. Nel pieno del gioco arrivano due francesi, uno sparato si serve da due brocche lasciate lì e che Lui e Lei non hanno bevuto per paura di pagare, visto che tutto era cosparso di tariffe, dalla colazione al mattino ai caffè alla macchinetta. I due si sentono a casa nel sentirli parlare, e Lei commenta che in Germania anche i francesi passano per sfacciati. Il francese ingordo fa all'altro "Putain, je pensais que c'était du thé! C'est du Red Bull!! T'en veux?? Moi j'en veux pas".
Che poi cosa ci facesse la Red Bull lì in quel momento e a chi fosse diretta non si sa.

domenica 18 marzo 2012

Il decalogo dell'ultimo esame

  1. Non prendere a cuore l'argomento che stai trattando ma affrontalo in maniera distaccata, senza stare a pensare alla tua vita nelle parole che leggi;
  2. Schematizza al massimo;
  3. Fai una tabella con il succo dei capitoli appena trattati, da lì costruisci la tua cavolo di tesina;
  4. Vai al nocciolo della questione senza fare ricerche parallele: hai quei due libri, quei due libri apri;
  5. Leggere in italiano testi che sono originariamente in francese si chiama economizzare il tempo, non barare;
  6. Finalmente dopo anni e anni ti è permesso usare l'evidenziatore su questi libri di merda: essi non si feriscono, tu vedi meglio quello che è importante e li tratti con più disprezzo;
  7. Fai per la tesina un largo frontespizio, una pagina per l'indice anche se non serve, sono due pagine in più e anche se ti sembra di scrivere il tema largo è uguale, sei all'ultimo non fare storie di coscienza almeno stavolta;
  8. Non riempire pagine e pagine di taccuini con parole inutili sull'argomento (solo per testare la penna nuova): non ti sono mai rimaste in testa e alla fine non le consulterai e lo sai;
  9.  Metticiti di buzzo buono, non rimandare oltre perché sono solo parole, questa volta non ti scalfiranno;
  10. Ad ogni modo pensa che la tua media non si rovinerà.
E dopo tutto, a nessuno gliene fregherà un'emerita mazza.

lunedì 12 marzo 2012

Minipost

Uscendo di casa alle due del pomeriggio, ancora in abiti scuri da gelo mentale, si sente nell'aria quell'odore di catrame e sterpaglie da posto di mare dimenticato da dio e ricordato dagli uomini. La Ciotat è uno di quei luoghi dove dall'inverno si passa all'estate direttamente perché non ci nascono fiori, solo quelli piccoli piccoli.

domenica 11 marzo 2012

Bisogna sempre mettere un titolo?

La vita ci ha insegnato che le cose succedono, anche quando sembravano improbabili. Che anche se ci chiediamo come sia stato possibile, è uguale. Viviamo in una realtà surreale di per sé, perché analizzata in tal senso.  
Uno, di sguincio, si domanda la ragione per cui continui a parlare metafisico quando gli altri rispondono in fisico. Ci si chiede quando ci scrolleremo di dosso l'ingenuità della provincia, senza volerla veramente abbandonare, solo controllare. E soprattutto, perché si continui a penZare. Ci si chiede, pure, se si ritroverà qualcuno i cui pregi siano in grado di rovinare ancora così bene. Che poi hai voglia di fare diga con un sassolino. L'inondazione porta angoscia e scompiglio, ma anche ricostruzione sulle macerie. Abbiamo voglia di ricostruire?
Il potere che abbiamo non è mai abbastanza.