domenica 30 gennaio 2011

Partito Canino Italiano

E dopo il dibattito sul femminismo alla Casa del Popolo in Berlinguer ti voglio bene
"Ecch' i' tema! Pole la donna permettisi di pareggiare coll'omo? No."
propongo un nuovo dibattito, scaturito dai chiacchiericci degli ultimi giorni:
"Ecch' i' tema! Pole i' gatto permettisi di pareggiare co' i' cane? No."
Senza accostare il cane all'uomo e il gatto alla donna. Solo che, siccome a quanto s'è visto il mondo di chi non ha disgrazie a cui pensare si divide in due categorie, chi tifa per il cane e chi per il gatto, vorrei soffermarmi ad analizzare le motivazioni di questi due schieramenti, senza avere pregiudizi per chi preferisce una cosa e chi un'altra. Però il cane è meglio del gatto.

Avevo un cane, ormai diverso tempo fa, che si chiamava Boby, pace all'anima sua. Era un canino tranquilla (era femmina, ci siamo sbagliati all'inizio ma ormai aveva il nome da maschio), gli occhi tristi e dei baffetti sotto il naso. Era nera e con gli anni le erano venute delle striature rossicce. Era coscienziosa, anche se ha finito i suoi giorni perché l'hanno investita, e non sapeva stare al guinzaglio. Ricordo ancora che a scuola durante le ore di lingue straniere, quando imparavo a descrivere me stessa, precisavo di avere un cane. Boby abbajava poco, voleva più bene al mi' babbo che a me (ma solo perché si vedevano più spesso), nonostante avessi composto per lei un motivetto che le fischiavo. Mi si strinse il cuore quando seppi che era finita sotto una macchina. Boby non era certo il cane umanizzato, era più che altro una presenza intorno casa, e non era il tipo che si mette accanto alla sedia a elemosinare bocconi o che va a prendere il frisbee, (e come biasimarla) ma fu un grosso lutto ugualmente, per tutta la famiglia. Ricordo che da cucciola mordeva la scopa e camminava tipo un soldatino. Poi, quando vedeva qualcuno a cui voleva bene, si rizzava sulle due zampe posteriori e si inarcava, rimaneva così all'indietro per una manciata di secondi finché non abbandonava le mani canine sulle gambe del nuovo arrivato. Se poi si andava a salutarla in più di uno, lei rimaneva in equilibrio su due zampe e girava la testa, non sapendo a chi fare le feste per primo. Una volta d'estate, minorenne (si può dire?), andai a piedi alla fermata dell'autobus, direzione piscina. Abito in campagna e la colonnina è sul bordo di una statale. Boby mi seguì e io piangevo perché non riuscivo a farle fare marcia indietro. Passavano camion e macchine in quantità e lei se ne stava lì, a sfidare la morte pur di stare ancora un po' di più con me. Ora mi dico: se Boby fosse stata un gatto questo non l'avrebbe fatto di certo. Mai. Magari avrebbe gioito per essersi sbolognata momentaneamente di una dei suoi sudditi, per poter cacciare in santa pace.
I gatti sono bellini, sono morbidi e simpatici ma sono delle gran teste di cazzo. La cosa che più mi fa arrabbiare dei felini domestici sono le loro manie di grandezza: nel loro capo loro sono i padroni, cos'è, padroni dei giganti? Jersera ho sollevato di peso la gatta della mia amica-vicina-di-casa perché stava per salire sul tavolo, e vedeste come l'ha presa male! Avrà studiato un piano per uccidermi, tanto sai, le stavo già parecchio simpatica di mio (saluto Katia caramente). Insomma, quel che non sopporto dei gatti è che sono simpatici solo quando vogliono loro. Si riscattano solo quando gli fa più comodo, e fanno perno sull'affetto del padrone che li trova carini e simpatici a prescindere dal loro comportamento. I cani invece! I cani! Cani! Sono degli ex lupi redenti. Loro conoscono la loro condizione, sanno di dover fare affidamento su di te e ti rispettano comunque. I cani hanno i denti, alcuni il morso potente eppure non mordono mai (salvo sporadici casi di cani impazziti, ma non stiamo a cercare il pelo nel cane), i gatti oh, alla prima ti sgozzerebbero. Ma che è?! Forse ho avuto solo esperienze sbagliate?

Con questa premessa apro ufficialmente il sondaggio e vi chiedo:  
Pole i' gatto permettisi di pareggiare co' i' cane?

Ciò non toglie che prima o poi mi prenderò un gatto, quando sarò più freddolosa.
Poi sai, la mi' nonna aveva anche ammaestrato una gallina, quindi forse il gatto che avrò mi seguirà fin sotto al camion, dati i geni familiari.

domenica 23 gennaio 2011

Con un "tu" impersonale.

Tienitelo pure, piglialo, è tuo. Ho fatto un passo indietro, chi vorrà si volta e mi segue. Tieniti i meriti fasulli di chi macina numeri.  Pigliala te la massa di rintronati che biascicano in fila. Tienitela tu l'ansia per questo futuro. Tieniteli tu i ricordi di questo passato. Tieniti tu le illusioni perdute, ti lascio tutto, anche il caffè sul gas. Tienilo pure, tieniti anche lui, tieniti il vino, i guanti e il cappello e i piatti sporchi, tieniti il tempo che passa e la ruga che fa capolino, che ce ne vuole per darci dei vecchi, credimi. Tieni il cappuccio in testa, che fa freddo. Strappa una pagina del dizionario, parti e tienila.  Ti basterà una parola al giorno per riflettere sul presente. Tieniti il pessimismo, e i destini tutti uguali e tutti belli e prestabiliti. Tieniti l'incapacità di accontentarsi. Tieni pure lo sfruttamento e la presa di culo, mi tengo il minimo per squarciare il tuo grigiore. Tieniti il capello bianco a braccetto con tutti gli altri, il phon e il caricatore. Tieni per te anche l'affezione per chi ti vuole. Tieniti pure tutte le ossessioni e le regole per accettare il quotidiano. Tieni una cosa per domani e due per oggi, butta tutto l'accumulato jeri. Tieniti in forma e programma la tua vita. Lasciami almeno la finestra aperta però.

mercoledì 19 gennaio 2011

Soluzione del rebus - Qualche scatto, per soddisfare la curiosità di chi ne ha.

Francesinha (probabilmente ha origine dal Croque-Monsieur, ossia un toast cotto e formaggio ricoperto di formaggio. In aggiunta in Portogallo mettono una fettina di vitella, salame, mortadella, chouriço, salsiccia e una salsa alla birra piccante. Questa è la versione senza patatine fritte. Leggerezza!). Presso Boa Viagem, Porto


Gabinetti (Ufficio di assistenza ai clienti a destra). Porto, Stazione Campahnã

Cul to Cul. Coimbra, interno.
© M.M.
Bacalhau à braz e Vinho Nico. Coimbra, interno
Diva & Donna sbarca in Portogallo, sapori d'Italia. Coimbra
Coimbra, in cima alla scalinata delle palle all'Università.
© g. C.
Desolação. Coimbra, Università
O Pinto pintado. Coimbra

Prima dell'alba: un gatto ci fissa nella stanza 26 della Pensão do Norte. Porto.
© g. C.
Parrucchiere di gran moda. Porto






Il gatto che ci fissava ha portato nuovi amici a vedere chi c'è nella stanza. Porto.
© M. M.


Saltano agli occhi i colori malgrado la giornata uggiosa e l'ingegnoso metodo di asciugatura del bucato. Porto

Terreiro da sé, che fa per tre. Nei pressi di São Bento, Porto
M.M. a Porto (à noite)

domenica 16 gennaio 2011

Rebus

Lascio tutto e tutti con un pugno di mosche, per un pugno di aria che forse non troverò.

A presto.

giovedì 13 gennaio 2011

Fortuna

N. B.: Per non scadere nel volgare è necessario accedere al Glossario di fidücia

Culo, ti pensavo oggi
Pensavo a tutti i Culi sparsi per il mondo
Ma non ai culi, ai Culi.
Culo, oggi non ci sei
E mi sento sola come un culo.
Culo, ti pensavo oggi
Pensavo alla gelosia e allo sbattimento
Pensavo che avrai già visto
Camminare un lamento.
Culo, tu sei il mio unico Culo
Ma non sei il mio unico Culo
E mi dispiace
Mi dispiace dirlo a tutti
Lo dico a tutti e a nessuno
E tutti i Culi a cui sto pensando
Pensano di essere gli unici Culi per me.
Culo, mi dispiace che
Oltre a darti un nomignolo volgare
(Vagamente volgare)
Lo dia via come il pane.
Pensavo che è ingiusto usarne uno solo
Per chiamare chi voglio bene
Ognuno si sente unico
Ed è solo uniculo.

lunedì 10 gennaio 2011

Vous êtes sur le répondeur de NêZ

Guardateli, in tutta la loro oscenità!
Se qualcuno mi cerca non ci sono, sono al cinema a sentire i Daft Punk (yay bravi fiiii!!).

Mah. Speriamo non sia una cagata. Il film intendo, sulla colonna sonora non si discute e non si discuterà.

domenica 9 gennaio 2011

L'hanno rifatto!

L'hanno rifatto!
Hanno rimesso la colonna sonora de L'Esorcista su Radio Capital... ma stavolta non ero da sola in macchina, purtroppo o per fortuna, ero con un amico che fra l'altro aveva letto il post che precede questo. Ho detto hai visto l'hanno rimessa, fa paura! Non credi? E lui Ah ma è un grande compositore e di qua e di là, pensa ha fatto anche Moonlight Shadow (mmm sticazzi) alché io ho detto Zitto cambiamo stazione che mi fa paura. E non fare versi che sennò mi spavento te lo chiedo anche per la tua incolumità (stavo guidando).
Così lui ha pensato bene di ruggire, io ho urlato e un'altro po' si vola di sotto dal cavalcavia. Lui s'è scusato, non aveva capito che mi facesse veramente effetto, Pensavo fosse un topos.
Ma caa topos???
Comunque in tema al tema horror vi presento una vignetta che ho fatto oggi al lavoro (sì, al lavoro).


martedì 4 gennaio 2011

Cambio repentino di stazião

Spettabili Radio Capital
io vi stimo e vi ascolto quando posso, mi piacete perché in linea di massima passate musica largamente digeribile (a parte quando vi prende lo strullo e mettete quella robaccia mutante metà arenbì metà c'avete rotto le palle), gli speaker non sono dei cerebrolesi e per quanto possibile non viene trattato come tale nemmeno l'ascoltatore però c'è un però
Dai, non mettete la colonna sonora de L'esorcista alle due di notte
Voi lo sapete quanti automobilisti sono sintonizzati sulla vostra stazione radio che stanno tornando da soli in macchina?! Non ci sono solo le grandi città, il segnale arriva anche laddove c'è gente che in quel preciso momento da quanto è sperduta nella campagna vede benissimo le stelle, ma dato il sottofondo musicale non gli passa neanche per l'anticamera del cervello che domani sarà per quel motivo una bella giornata.

Ah, p.s. Buon anno, si può dire?